​​

L’approdo alla Fiorentina del centravanti Edin Dzeko alla Fiorentina ha spaccato l’opinione del tifo viola su alcuni aspetti. 
C’è chi desiderava un attaccante più giovane e futuribile, e chi invece abbraccia con entusiasmo l’arrivo di un bomber esperto, che può ancora fare la differenza in Serie A. Una scommessa a 39 anni suonati se vogliamo, certo, ma con un potenziale immediato e tutto da esprimere.

Esperienza al servizio della squadra

Nonostante la sua età, Dzeko rimane un professionista esemplare per l’impegno negli allenamenti e il senso del gol sempre più elevato. Il centravanti bosniaco rappresenta inoltre quell’attaccante di ruolo in più che la Fiorentina non ha preso nel mercato invernale: meglio tardi che mai. La sua esperienza sarà un valore aggiunto anche all’interno dello spogliatoio, anche per quanto riguarda consigli e leadership ad un gruppo che cerca maturità. 
Il prossimo tecnico viola Stefano Pioli lo conosce bene e sa come sfruttarne le qualità senza sovraccaricarlo. L’idea di base è quella di dosarne le energie per avere il massimo nei momenti chiave della stagione. La sua capacità di dialogare con i centrocampisti e far salire la squadra potrebbe rivelarsi in questo modo decisiva.

Un’alternativa di livello e basta?

Al momento Moise Kean resta il punto fermo dell’attacco viola. Ma avere un'alternativa di livello come Dzeko può solo giovare alla squadra. Sarà fondamentale capire poi quale sarà il ruolo esatto del bosniaco: riserva di lusso o più di una semplice alternativa? In ogni caso, il suo arrivo cambia le carte in tavola a livello tecnico e qualitativo, ma anche nelle dinamiche di squadra per via grande esperienza acquisita negli anni indossando la maglia di grandi squadre.

Tra clausole e riflessioni: la programmazione della Fiorentina dipende da Kean e dalla forza delle scelte
La Fiorentina si prepara a vivere un’annata speciale, decisiva per dimostrare ambizioni vere e concrete, dopo una stag...

💬 Commenti