L'ex attaccante della Fiorentina Adrian Mutu ha partecipato a una diretta Instagram con Sebastien Frey: "Il mio futuro? Mi piacerebbe fare l'allenatore. Penso che un tecnico non debba arrivare in una piazza con un'idea di modulo già in testa. E' lui che si deve adattare ai giocatori, non viceversa, e così farei se allenassi la Fiorentina. I viola non sono il Manchester City, quindi se un allenatore arriva a Firenze si deve adattare, non può pensare di chiedere alla società di comprare campioni utili al suo modulo. Chiesa? Prima di tutto bisogna capire se lui vuole rimanere. Poi dipende dai piani del club, se Commisso vuole fare una squadra di livello dovrebbe tenerlo. Anche a costo di dargli più soldi e prolungargli il contratto. Se io fossi Federico non vorrei solo soldi però, ma vorrei una squadra forte intorno. Anche perché Chiesa non è un giocatore che può decidere le partite da solo come Ronaldo o Messi, e comunque anche loro hanno intorno dei campioni. Dunque penso che se davvero la Fiorentina facesse una squadra forte lui rimarrebbe volentieri. D'altronde ai viola, anche ai nostri tempi, è sempre mancato il salto di qualità definitivo probabilmente perché non ci sono mai state riserve all'altezza. Commisso è uno che investe, ma deve farlo in modo mirato sui giocatori giusti. Ribery? Non ho mai detto che sono più forte, non mi piace paragonarmi agli altri. Ognuno è unico. Ho detto solo, come battuta, che se fosse venuto a Firenze quando c'ero io avrebbe fatto panchina perché avevamo lo stesso ruolo. Già c'era Jovetic che all'inizio si spostava sempre a sinistra e io gli dicevo di giocare altrove, sennò ci pestavamo i piedi. Prandelli? Ci sono stati tanti allenatori che hanno vinto di più, ma che non hanno avuto la capacità di insegnare calcio come l'ha avuta lui. Abbiamo sempre avuto un bellissimo rapporto".


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