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Il giornalista Massimo Basile, da sempre vicino alle vicende legate a Rocco Commisso, in un collegamento con Radio Bruno ha commentato le parole di questo pomeriggio del presidente della Fiorentina. Queste le sue parole: "Vedere le immagini dall'alto del Franchi durante la diretta di Commisso mi hanno fatto pensare quanto sarebbe bello vedere il nuovo stadio al centro della città, con il duomo sullo sfondo. L'area in realtà c'è, e Rocco non ha dato un No definitivo al Franchi: ha detto no ad un intervento suo sull'attuale stadio ma non parlato di una chiusura definitiva. Il presidente rispetta molto la tradizione della Fiorentina e ciò che la gente vuole, inizialmente aveva l'obiettivo di regalare uno stadio nuovo alla città dentro l'area del Franchi. Gli italoamericani sono molto legati al passato e il passato della Fiorentina è Campo di Marte. Commisso però non metterà un soldo per costruire uno stadio seguendo ciò che dicono Pessina e Nardella. Tra tutte le domande che i colleghi gli hanno fatto ce n'era una relativa deadline per la costruzione dello stadio, e purtroppo il presidente perso nei discorsi si è dimenticato di rispondere. La forza di una domanda è quando l'intervistato non risponde o la raggira, se l'intervistato da sempre risposte facili è perchè le domande non sono pungenti. Mi sarebbe saputo qualcosa sulle date di scadenza, ma probabilmente nei prossimi giorni arriveranno novità. Opzione Campi Bisenzio? il bivio è che abbiamo una concezione dei tempi completamente diversa tra gli Usa e l'Italia. Faccio un esempio: quando sono arrivato qua a New York in 10 minuti ho stipulato il contratto per luce e gas in casa. Qui negli Stati Uniti la velocità è considerata un valore aggiunto, qualcosa a cui non si può rinunciare. Commisso vuole tempi veloci mentre al contrario politica cerca di rallentare tutto: il tempo è la moneta di scambio della politica e quindi la politica comanda il tempo. Le monete di scambio qua negli States sono altre: sgravi fiscali, interventi paralleli, nuovo indotto e tempi concreti. Che ripartenza mi aspetto per la Fiorentina? Ho notato un po di paura nelle parole del presidente ma forse, tenendo conto di quanto successo in passato, è meglio aver paura che buscarne come si dice a Firenze. Adesso il campionato sarà una grande incognita, nessuno sarà in grado di capire come andrà a finire"


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