Bucchioni: “Piccoli e Nicolussi in Nazionale? Non significa nulla. Pioli non può confrontarsi con nessuno alla Fiorentina, Pradè ha finito il suo ciclo”

Il giornalista e direttore di Italia7 Enzo Bucchioni ha parlato a Radio Bruno, spaziando tra vari argomenti attuali di casa Fiorentina durante la propria analisi del complesso momento gigliato.
“La sensazione è che Gudmundsson sia uno a cui in campo non devi dire nulla e mandarlo in campo per fare quello che gli pare, cosa che può fare nella sua Islanda, o al Genoa, mentre fatica molto di più in un contesto in cui è inquadrato in un sistema di gioco organizzato in modo preciso. Con Pioli è in difficoltà, ma anche con Palladino ha fatto fatica. Gudmundsson ha bisogno di andare in campo senza compiti. Il giocatore forse sente anche il peso della maglia, di dover dimostrare in considerazione dell’investimento fatto, e ha perso di leggerezza, non riesce a divertirsi ma è troppo sotto pressione. È da capire se al di là dell'aspetto tecnico sia all'altezza della Fiorentina”.
‘Spero Piccoli e Nicolussi facciano la differenza in viola’
“Alla Fiorentina sta mancando il gioco, la personalità, ma in primis le prestazioni di giocatori che avrebbero dovuto far la differenza, Gosens, Fagioli, Dodô, al di là di Gudmundsson. Kean ora è ripartito, dopo aver faticato nelle prime giornate. La crescita della squadra deve passare anche attraverso le prove dei singoli. L’atteggiamento di Dodô non mi sta piacendo affatto, non fa più la differenza in avanti e in difesa ha commesso qualche errore. Piccoli e Nicolussi in nazionale? Il primo è stato pagato oltre 25, è chiaro che vista la penuria di giocatori e la fatica di convocarne tanti il ct ti valuti, Nicolussi Caviglia Gattuso l’ha chiamato per valutarlo, provarlo, lasciando a casa Ricci, non vuol dire nulla. Andare in Nazionale significa che debbano fare la differenza alla Fiorentina? Mi auguro che possano farla in futuro, semmai”.
‘Pradè a fine corsa, Pioli si confronta con se stesso’
“Nella prossima partita contro il Milan una mossa, anche se non molto ‘pioliana’ potrebbe essere quella di marcare Modric, mi aspetto qualche idea, una mossa, per fermare un avversario che conosce molto bene. Mi aspetto una gara con grande attenzione all’aspetto tattico. La società viola? È debole. Con chi parla di calcio Pioli dentro la società, se avesse bisogno di un confronto? Pradè sa di aver finito il suo ciclo, è a fine corsa, Ferrari è stato prestati al calcio, faceva un altro lavoro. Pioli si confronta solo con se stesso davanti allo specchio, questo non aiuta. E se lo mandi via poi cosa fai? Al di là del contratto che ha e dell’aspetto economico, anche calcisticamente faccio fatica a pensarci. Certo è che la società deve capire se ci sono dei problemi irrisolvibili, anche parlando coi giocatori”.