Un vero e proprio peana per Massimiliano Allegri. E' quello scritto dal giornalista Antonio Barillà su La Stampa. Il tecnico della Juventus viene accostato a quello della Fiorentina, Vincenzo Italiano, e quello del Sassuolo, Alessio Dionisi e si legge: "Troppo spesso sono stati tracciati paragoni con i simboli invece della nouvelle vague, dell’ottimizzazione tattica e del risultato attraverso il gioco. Entrambi meritano complimenti sinceri ed è facilissimo indicarli come predestinati della panchina, però il tecnico della Fiorentina è al secondo anno di Serie A e quello del Sassuolo s’è appena affacciato, perciò l’accostamento diventa irriverente per un allenatore che ha vinto sei scudetti e conquistato due finali di Champions League".

E ancora: "Con queste premesse sembra una lezione che Allegri, in appena cinque giorni, li abbia disarmati e battuti, perché è giusto incensare la nouvelle vague ma anche rispettare chi coltiva idee diverse, per altro vincenti, senza permettersi di giudicarlo superato”.


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