Vulpis: "E' un calcio che costa troppo e il Covid è stato una botta per un sistema già fragile.Non è normale che Raiola..."

L'esperto di economia dello sport e fondatore di SportEconomy Marcel Vulpis è intervenuto a Lady Radio parlando dei Diritti Televisivi: "Per fare quello che dice Spadafora bisogna cambiare il Decreto Melandri. Non è facile perchè ci sarebbero contestazioni da parti dei club e delle televisioni. Vedo difficile una operazione simile da qui al 13 Giugno".
E poi: "Oggi le emittenti dicono di voler uno sconto sul prossimo anno, questo crea non pochi problemi. Non essendoci una vendita individuale ora è la Lega a gestire tutto. Il campionato deve ripartire bene anche perchè se non si finisse, la questione è un'altra"
E ha concluso: "Tutti devono pensare alla sensibilità economica, il Business Model del calcio non teneva neanche prima del Covid. Era solo questione di tempo, il Covid è stato una botta finale su un sistema già fragile. Il calcio era già indebolito fortemente. E' un calcio che costa troppo, anche gli stipendi andavano tagliati a prescindere. Il monte salari è la voce principale sul quale tagliare. La dieta, però, i procuratori non la vogliono fare. Non è normale uno come Raiola arrivi a guadagnare il 20% di commissione, queste sono fuori mercato. Non dico che Raiola non debba guadagnare, è esagerato in questa maniera".