Cucci: "Per allenare in Serie A adesso devi avere la corazza. Commisso ha bisogno di..."

Il giornalista e direttore editoriale di Italpress Italo Cucci, durante una collegamento radiofonico con Radio Bruno, ha avuto modo di commentare la situazione attuale della Fiorentina di Rocco Commisso. Queste le sue parole: "Con l'esonero di Prandelli la società c'entra veramente poco, probabilmente si è reso conto di non essere più al passo coi tempi. Il calcio di oggi non è più neanche quello di 10 anni fa, il calcio-business ha cambiato tutto e soprattutto ha tolto di mezzo molte 'situazioni romantiche", ha un taglio umano totalmente diverso. Oggi devi avere la corazza per entrare in campo e metterti in panchina. Ho parlato di problematiche del genere con Vittorio Pozzo, che aveva già 87 anni, che mi diceva che sei era già accorto in 3/4 occasione che il mondo stava cambiando. Credo che se ci guardiamo intorno però non è solo il mondo del calcio a cambiare. Anche io alla mia età mi devo aggiornare ogni giorno con le nuove tecnologie esistenti. Il mondo cambia ogni giorno, bisogna stare svegli. La stagione viola? Credo di aver capito abbastanza l'aria che tirava a Firenze quando la Fiorentina ha ingaggiato Iachini, e non perchè il tecnico fosse una seconda o terza scelta. E' un professionista per un certo tipo di gestione di un campionato, e io capì che la società in testa aveva soltanto prudenza, ti eri programmato di fare un campionato per non correre troppi rischi. Poi i risultati che son venuti con Iachini sono venuti anche con Prandelli probabilmente il problema è che la squadra non era stata costruita in modo ragionato. Adesso siamo da capo: Iachini è tornato non solo per cercare di salvare la Fiorentina, ma per farlo in modo dignitoso: questo fa parte del suo bagaglio personale. Se uno vuole un campionato sicuro chiama Iachini, se vuole andare in Champions League prende altre decisioni. Il futuro allenatore? Serve prendere una decisione in base agli investimenti che si ha intenzione di fare. Faccio un semplice esempio: uno come Allegri lo prenderei se fossi nel caso della. Ogni piazza ha le sue caratteristiche, guardate Ballardini a Genova: ha trovato una situazione che è adeguata alle sue capacità. Non è cambiato lui, ha solo trovato la giusta situazione. L’unica cosa che deve fare il presidente della Fiorentina è scegliere bene i consiglieri di cui si circonderà dalla prossima estate. Ormai il calcio è un’impresa, non è un gioco. Il Milan ha cominciato a rimettersi in piedi quando si è affidato a dei professionisti assoluti".