Benedetto Ferrara: "Sottil ha grandi strappi, ma finisce lì, il tempo passa e non cambia nulla. Sabiri? Il pensiero intriga, ma forse è il caldo"

Sulle pagine de La Nazione, il giornalista Benedetto Ferrara ha commentato la situazione in casa Fiorentina: “Si sono fatti vedere Sottil e Sabiri: il primo per una reazione non proprio ortodossa, il secondo per qualche bel lampo tirato fuori nel finale di partita, cioè nei minuti che Pioli gli ha concesso. Sul primo c’è poco da dire: sognava la maglia del Milan fin da piccolo, ma il Milan evidentemente non sognava lui. Giocatore capace di strappi incontenibili che ne facevano un talento dalle prospettive niente male, ma il ragazzo non si è schiodato da lì. Il tempo passa e poco cambia”.
Su Sabiri: “Più intrigante, se non altro perché il suo è un caso davvero curioso. Di solito torna a luglio e riparte ad agosto. Trattandosi di un giocatore tecnico va detto che non pochi tifosi sono rimasti ben impressionati dalle sue giocate. Il fatto che quando è entrato in campo erano tutti cotti e che l’avversario non fosse il Real Madrid di questi tempi conta poco. Non a caso ieri sulle radio che trattano di Fiorentina non sono stati pochi quelli che tra messaggi e telefonate hanno detto che, insomma, questo Sabiri l’è bono: perché non tenerlo, magari ci fa comodo. Sarebbe bello scambiare due parole con questo viaggiatore creativo per noi quasi invisibile. Per conoscere la sua storia e i suoi pensieri, ovvio. Cosa prova un ragazzo non più ragazzino che arriva a Firenze e pochi giorni dopo finisce sempre altrove? Magari lui sogna di restare, magari convincerà il suo allenatore, magari invece addio o arrivederci. Come al solito. Eppure il Sabiri pensiero ci intriga. Ma forse è il caldo”.