Pallavicino: "Ecco perchè si arrivò alla separazione tra la Fiorentina e Montolivo. Corvino perse tempo e..."
Questo pomeriggio l'ex procuratore Carlo Pallavicino, durante un collegamento con Radio Sportiva, ha avuto modo di tornare a parlare della separazione tra Riccardo Montolivo e la Fiorentina dei Della Valle.
“Forse ho sbagliato ad occuparmene in prima persona, visto che la seguiva da vicino Giovanni Branchini. Io nel mio impeto da fiorentino, volevo per forza giustificare una situazione che evidentemente era diventato un problema soprattutto a livello di ambizioni. La Fiorentina era in fase di disarmo, prima della stagione in cui arrivo Mihajlovic in panchina. I Della Valle stessi fecero capire a Montolivo che il progetto non sarebbe andato avanti e per questo la situazione si incancrenì subito, soprattutto in fase di negoziazione del rinnovo con l'allora ds gigliato Pantaleo Corvino".
“La differenza era di 100mila euro, ma poi la Fiorentina scelse di ingaggiare D'Agostino nel suo ruolo”
Ha anche aggiunto: "C'erano soltanto 100mila euro di differenza ma, durando troppo la trattativa, alla fine i viola presero anche D'Agostino. A quel punto, mancando un anno alla scadenza del contratto di Riccardo, tutti pensammo che la società lo volesse vendere e in quell'istante salto totalmente la fiducia tra le parti. E Montolivo alla fine prese la decisione di far scadere il contratto e di andare via a parametro zero".
“Ecco qual'è stato il mio grande errore”
Ha poi concluso: “Il mio grande errore fu quello di assecondare tutti, pensando che a fine anno si sarebbe spiegando le cose in modo comprensibile e invece fu stabilito di non dire nulla e di lasciar passare le cose. Fu un momento molto amaro anche perchè, abitando a Firenze, mi trovai protagonista una situazione piena di minacce e offese personali”.



