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Il ciclone Coronavirus si è abbattuto sul calcio ed anche ovviamente sulla Fiorentina. La squadra viola ha reagito duramente all'annullamento del match contro l'Udinese di sabato 29 febbraio a poche ore dal fischio d'inizio. L'emergenza sanitaria sta sconvolgendo la routine di tutti e a risentirne è anche il calcio italiano e più in generale lo sport che si appresta a mettere in pratica le disposizioni governative volte e contenere il contagio da Covid-19.

Tutte le partite di campionato saranno disputate a porte chiuse
Dopo alcuni giorni di elevatissima polemica e confusione tra i dirigenti di alcune società e la Lega Calcio, si è infine giunti ad una soluzione: tutte le partite del campionato di Serie A si giocheranno a porte chiuse almeno fino ad inizio aprile, sperando che le temperature più elevate di inizio primavera e tutte le altre misure prese in queste settimane, siano sufficienti per tornare alla normalità e rivedere così l'Artemio Franchi così come tutti gli altri stadi d'Italia pieni di tifosi.

A rischio anche gli Europei di calcio
La questione Coronavirus non riguarda solamente l'Italia tanto che si discute anche sulla modalità di disputa delle partite in campo europeo. A parte la Juventus che aspetta il Lione all'Allianz Stadium, sia Napoli che Atalanta in Champions League che Inter e Roma per come è andato il sorteggio Europa League, affronteranno squadre spagnole. Si parla anche lì di possibili partite da disputare a porte chiuse sul territorio iberico ma la situazione è comunque tutta da monitorare ed aggiornare di giorno in giorno se non ora per ora.

Cosa accadrà in vista degli Euro 2020
Se dunque si cercherà di arrivare alla fine di questa tormentata stagione in un modo o nell'altro, cresce anche la preoccupazione per lo svolgimento degli Europei 2020 di questa estate a cui mancano meno di 100 giorni. I timori sono ancora più diffusi per via del fatto che per la prima volta nella storia della manifestazione, l'evento si svolgerà in modo itinerante in più nazioni tra cui anche in Italia, allo stadio Olimpico di Roma, e in Inghilterra a Londra allo stadio di Wembley dove si giocherà la finalissima.

Le conseguenze dell'emergenza sanitaria per tutti gli sport
Il coronavirus ovviamente sta sconvolgendo i piani in tutte le competizioni sportive. Già rinviata la partenza della MotoGP che ha cancellato la prima tappa in Qatar e la seconda in Thailandia del 22 marzo. La Formula 1 ha già da tempo rinviato il Gran Premio di Shangai previsto per il prossimo 19 aprile ma a questo punto potrebbe essere anche a rischio l'inizio della stagione il prossimo 15 marzo in Australia.

Una situazione senza precedenti per lo Sport
Per il calcio e lo sport si tratta di una situazione senza precedenti. Un pericolo globale del genere non era stato mai vissuto in epoca moderna con ripercussioni così forti sulle nostre abitudini di vita e sui calendari delle varie discipline sportive.

Dal 1934 ad oggi, le sospensioni del campionato di Serie A sono avvenute in casi sporadici e per brevissimi periodi. Negli anni '50 a Gennaio, potevano capitare sospensioni per via del maltempo mentre nel 1963 i club si fermano per dare spazio allo spareggio che la nazionale doveva giocare contro l'Unione Sovietica per la qualificazioni agli Europei dell'anno successivo.

Nel 1996 invece la Serie A si fermò per il primo storico sciopero dei lavoratori. Le ultime quattro interruzioni sono invece tutte legate ad eventi luttuosi: nel 1995 per la morte del tifoso genoano Vincenzo Spagnolo, nel 2007 per quella dell'ispettore Filippo Raciti, nel 2012 per quella del calciatore Pierpaolo Morosini e la più recente, nel 2017, quella che ha riguardato proprio il giocatore viola Davide Astori . Tante pagine tristi del nostro recente passato ma che hanno portato ad una sospensione limitata ad una giornata, situazioni dunque avvenute per rispettare dei lutti legati al mondo del calcio. Il coronavirus è tutta un'altra storia che ci auguriamo presto di poter archiviare.


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