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“Come facevo a non acquistarlo?”, aveva detto il direttore sportivo della Fiorentina, Daniele Pradè, durante la presentazione di Kevin-Prince Boateng. L’ex Barcellona, dopo l’esperienza a Sassuolo, era stato preso per fungere da falso nove nel 4-3-3 (magari lottando per una maglia da titolare con Vlahovic e Pedro) che aveva in mente Vincenzo Montella ad inizio stagione.

Il gol al Napoli nella prima giornata aveva illuso tutti perché, successivamente, il Boa non ha mai convinto come attaccante unico, e, nel giocare in coppia nel 3-5-2, ha trovato tante difficoltà in un ruolo davvero poco suo.

La leadership nello spogliatoio, il carisma e la sua voglia di dare ancora qualcosa al calcio lo fanno un calciatore su cui la Fiorentina può fare ancora affidamento, anche se si fa veramente tanta fatica a continuare a vederlo nel reparto offensivo.

Il ghanese si sente punta ormai e la soluzione ideale sarebbe metterlo nelle condizioni di rendere al meglio, magari con due esterni accanto rapidi e che, insieme a lui, non diano punti di riferimento.

Il passaggio ad un allenatore più pratico e che bada più al sodo come mister Iachini, sicuramente, sulla carta, non lo favorisce, e la situazione immaginata in estate si è completamente ribaltata.

Staremo a vedere che impostazione tattica adotterà il nuovo tecnico della Fiorentina, Boateng vuole e può ancora dire la sua: la sua stagione prenderà la deriva o verrà rilanciata?

GIACOMO TRAMBUSTI


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