E' inevitabilmente l'uomo del momento a Firenze: mai come in questa stagione, Jack Bonaventura sembra essersi preso la leadership tecnica della Fiorentina, tradotta anche in ben 5 gol in campionato (record personale in maglia viola già pareggiato). Come ciliegina è tornato addirittura in Nazionale: una seconda o forse terza o quarta maturità calcistica di un ragazzo che pur senza atteggiamenti o look da divo l'ha sempre spiegata a compagni ed avversari. 

La clamorosa sliding door

Quel che strabilia nel suo caso è la clamorosa sliding door del settembre 2020, quando l'ormai ex Milan era rimasto svincolato e stava dirigendosi mestamente verso Benevento neopromosso, giunto a 31 anni e reduce da un infortunio pesantissimo. La storia è piuttosto nota perché la raccontò già allora lo stesso Pradè, con nonchalance: “Raiola ci chiamò per proporcelo, io non ci pensavo neanche perché credevo che avesse già chiuso con il Benevento”. Una sorta di auto-candidatura tramite il suo agente, che poi andò a buon fine.

Ha ragione Barone

Ha ragione il dg Barone quando dice che quello fu effettivamente un gran colpo, perché arrivato a zero. Tolto l'aspetto economico e sorvolando sulla non proprio spontaneità e programmazione dello stesso, a livello tecnico è stato senza dubbio una delle integrazioni migliori dell'attuale gestione. E chissà senza quella sliding door che storia vivrebbe la stessa Fiorentina attuale, letteralmente aggrappata a Jack Bonaventura.


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