Manduzkic difende Vlahovic: "E' un ottimo attaccante e può diventare uno dei migliori d'Europa: dipende solo da lui"

Questo pomeriggio sulle colonne della Gazzetta dello Sport, alla vigilia del derby d'Italia, è apparsa una lunga intervista all'ex Juventus Mario Mandzukic: oltre che a commentare il pessimo momento della quadra di Max Allegri, il croato ha commentato anche i primi mesi a Torino dell'ex Fiorentina Dusan Vlahovic. Queste le sue dichiarazioni:
"Dall’esterno non è facile giudicare. Ma nel calcio nulla dura per sempre e anche il dominio della Juve era destinato a finire prima o poi. Ha perso diversi leader chiave, ragazzi che sapevano come vincere con continuità. È relativamente facile giocare una grande partita, ma è difficile ripeterla ogni settimana ed è quello che bisogna fare per vincere uno scudetto. La Juve ha ancora molta qualità, ma serve tempo per costruire una squadra, un carattere e acquisire le abitudini da scudetto. La Juve non è per tutti. Sono certo che prima o poi tornerà al livello che i tifosi desiderano. Ma non credo che questi risultati dipendano da Allegri, che ha dimostrato di essere un grande allenatore. Ci vuole tempo. Anche se i nuovi giocatori avessero tutto il talento del mondo, di certo non si diventa Chiellini in due partite".
Ha poi lanciato un messaggio all'ex viola Dusan Vlahovic: "Non ha bisogno di consigli. L’unica cosa che posso dirgli è come affrontavo io questi match: non pensavo a fare gol, ma a come vincere la partita. Ci sono tanti modi per aiutare squadra e il successo della Juve è l’unica cosa importante alla fine. Se corri, salti, vinci i duelli, se mostri la tua determinazione ai rivali, se prendi buone decisioni con la palla, se crei delle opportunità, se segui il piano di gioco dell’allenatore, tutto questo contribuisce alla vittoria. Che senso ha segnare una tripletta se poi si perde la partita? Vlahovic ha già dimostrato di essere un ottimo 9. Ora dipende da lui e dalla sua ambizione di voler diventare uno dei top al mondo".