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Nel suo pezzo per la rubrica Rock & Gol su La Nazione, Benedetto Ferrara commenta così l'affare Piccoli:

"La Fiorentina sorride e i tifosi con lei. Anche perché poche ore prima della partita è arrivata la notizia dell’acquisto di un altro attaccante: Roberto Piccoli. Una bella notizia, anzi: bellissima. Pioli punta in alto e la società gli va dietro. Questa sì che è ambizione. Reazioni entusiaste, anche se, ascoltando le radio e i messaggi dei tifosi, a volte senti pareri che ti fanno riflettere. Non tanto sulla questione in se stessa, perché ci sarà sempre chi storce il naso, altrimenti non saremmo fiorentini. Certo, lo sapevamo già, ma sentire qualcuno che si lamenta per i 25 milioni spesi (27 con bonus), ci lascia pensare a come siamo capaci di costruire problemi anche quando non ci sono.

Naturalmente Piccoli dovrà dimostrare di valere i soldi spesi dalla Fiorentina, ma chi frequenta il pallone da un bel po’ di anni non può che sentirsi almeno mezzo passo fuori da questa logica del tifoso commercialista. Vi immaginate a fare le pulci alla società ai tempi dell’affare Toni? Giusto per non andare ancora più indietro nel tempo, quando le cifre vere erano top secret e nessuno andava a frugare nei bilanci della società.

Oggi conosciamo (o pensiamo di conoscere) ogni dettaglio di un affare di mercato. Cartellino, stipendio, bonus e commissioni dei procuratori. Perfino le rate in cui il giocatore verrà pagato. Chiamiamola trasparenza. Ma una volta ce ne importava il giusto. Sì, altri tempi. Il calcio è questo e forse alla fine non sarebbe male la creazione di un Viola Club Ragionieri viola, sempre che non ci sia già".


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