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Il motto relativo alla classe operaia e al suo accesso al Paradiso è esattamente quanto sta caratterizzando la Fiorentina di oggi, forte dei momenti d'oro di Ranieri e soprattutto di Rolando Mandragora. Entrambi all'apice della rispettiva carriera, soprattutto in una fase dove l'eccellenza e chi dovrebbe rappresentarla, Fagioli e Gudmundsson, sta un po' stentando. Il Corriere Fiorentino ripercorre anche le tappe del numero 8, che al suo primo anno era finito un po' troppo nel cono d'ombra di un'eredità scomoda come quella di Torreira, per finire poi con quell'errore a Praga contro il West Ham. Ora poi che Cataldi è uscito per problemi fisici al Villamarin, il suo ruolo diventa ancor più centrale.

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