Dopo il fallimento tecnico di Pedro, alla Fiorentina serviva una punta urgentemente ed andare a prendere il centravanti dell’Italia under 21, capace di segnare ventisette gol in due anni con la maglia di uno scapestrato Milan, è stata sicuramente una mossa perfetta.

Nei mesi al Wolverhampton, Patrick Cutrone, non è riuscito ad imporsi e queste prime apparizioni in viola sono servite anche per ridargli ritmo e condizione fisica. Di gol ne è arrivato solamente uno (contro l’Atalanta in Coppa Italia) e la panchina contro la Sampdoria (con annessa doppietta del collega Vlahovic) ha certificato, per adesso, la differenza che c’è tra il nativo di Como e quello di Belgrado.

Ma aldilà del momento (e del prezzo non basso di quasi venti milioni, che la Fiorentina pagherà al club inglese) il vero ruolo di Cutrone non dovrà essere quello di attaccante titolare. Essendo un vero e proprio “nervo”, l’ex Milan può certamente far meglio entrando nei secondi tempi oppure giocare in coppia con Vlahovic o, appena rientrerà, con Kouame.

Una cosa è certa: i viola hanno tre centravanti forti che sommano sessantaquattro anni insieme. Il futuro è dalla loro parte e starà a Iachini gestirli al meglio.

GIACOMO TRAMBUSTI


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