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L'ex Fiorentina Giancarlo De Sisti è intervenuto dal Museo del Calcio, a Coverciano, a TuttoMercatoWeb.com: “Sono nato a Roma, le mie radici sono romane, ma un giorno mi hanno chiamato a Firenze e sono successe tante cose belle finché sono stato a Firenze”. 

A tutto De Sisti 

"Per dire: una delle mie figlie è nata a Firenze. Mi sono sposato nel '66, sono venuto a Firenze, abbiamo vinto la Coppa Italia, una Mitropa Cup, anche se contava relativamente. Nel '67 è nata la prima figlia, poi nel '68 ho vinto l'Europeo, nel '69 lo Scudetto con la Fiorentina. Potevo pure morire a quel punto (ride, n.d.r.). Non riesco a scegliere chi amo di più. Se avessi vinto quello scudetto da allenatore (stagione 1981/82, ndr) mi avrebbero fatto sindaco a Firenze".

Che effetto le fa vedere la Fiorentina all'ultmo posto?

"Un peccato, perché i giocatori ci sarebbero. C'è qualcosa che non riesco a capire da fuori, se non che sono bravi giocatori che non stanno ottenendo in questo periodo quello che potrebbero fare, che è molto di più. Un periodaccio, forse è già passato nel momento in cui stiamo parlando, speriamo che sia già nel dimenticatoio".

C'è un'altra mentalità adesso? 

"Meglio amarla in silenzio sperando che si riprenda e si rilanci”.


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