Giovanni Galli, ex giocatore della Fiorentina e oggi opinionista, ha parlato a Lady Radio: "Condivido le parole di Iachini. La settimana scorsa tutti i fucili erano puntati sul mister: la Fiorentina è in un momento d'emergenza e va trovata la forza per giocare partite del genere. Il calendario non è stato facile, ci sta di perdere quelle partite. Il gioco conta e non conta, nel senso che alla fine contano i risultati. In un campionato ci stanno momenti positivi e altri negativi: i giocatori sembrano i parenti più forti di quelli visti con Montella. Prendiamoci un risultato importante e rotondo che dà autostima alla Fiorentina. Arriviamo il prima possibile alla salvezza e quello che verrà dopo sarà tutto guadagnato. Questa squadra ha dei valori, anche se non eccelsi, ma non tali da lottare per la salvezza. Duncan? E' un giocatore dalle caratteristiche ben precise. Lotta e non si tira mai indietro, inoltre ha anche buona qualità. L'intuizione di Iachini di farlo giocare sul centrodestra è stata molto positiva: è un giocatore che farà molto comodo. Positiva anche la prova di Badelj, che ha bisogno di toccare tanti palloni per giocare bene. Vlahovic? Per me non è una prima punta classica, il centravanti d'area di rigore. E' un attaccante alla Immobile, ha bisogno di muoversi sul tutto il fronte d'attacco e necessita di spazio: l'azione del primo gol sta lì a dimostrarlo. Non ha ancora le caratteristiche alla Dzeko, che staziona soltanto in area di rigore. Cutrone è il contrario di Vlahovic, nel senso che è un uomo che gioca nell'area di rigore avversaria. Le sue caratteristiche non combaciano con l'attuale stile di gioco della Fiorentina".

 

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