"Impossibile gestire un gruppo di 28 persone", con queste parole Cesare Prandelli liquidava le questioni legate al mercato, quando la sessione di gennaio era ai suoi albori. La priorità in sostanza era sfoltire la rosa, liberandosi di elementi poco o mai usati (alcuni dei quali francamente per motivi misteriosi, visti i sostituti in campo...). E così Pradè ha accontentato il suo allenatore, dando Duncan al Cagliari, Lirola al Marsiglia e restituendo Cutrone al Wolverhampton. A centrocampo di fatto in sostanza ne è rimasto uno in meno, considerata la presenza del 36enne Borja Valero e di un Pulgar che francamente è diventato giocatore incomprensibile per l'atteggiamento con cui scende in campo. A Genova mancherà Amrabat, perno (non regista) intoccabile, e così improvvisamente alla Fiorentina mancherà qualcosa... perché tornerà Castrovilli, ci sarà ancora Bonaventura e poi al loro fianco uno tra il cileno e lo spagnolo. Sarà problema limitato solo alla partita con la Samp magari, ma di fatto alla squadra di Prandelli toccherà arrangiarsi ancora una volta.


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