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Paolo Vanoli
Paolo Vanoli applaude. Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

Finalmente si è vista una mano diversa, quella di Vanoli, e così la Fiorentina ha conquistato un punto contro la Juventus. E’ piaciuta a tutti la grinta, così come il pareggio in rimonta, la reazione in un clima difficile. E’ un punto che non sposta la classifica, anzi, è chiaro che occorrerà in fretta cominciare a vincere, lasciare subito l’ultimo posto, ma non ci si può svegliare e pretendere di più contro la Juventus

Piccoli passettini

Serve però continuità di prestazioni e di intensità, subito contro l’Atalanta e poi in quel filotto di partite fino ai primi di gennaio che dovrà dare la svolta. Un filo di ottimismo, impercettibile, c'è. Ci teniamo i crampi del finale, l’abbraccio tra i calciatori e l’allenatore, uno spogliatoio che da l’idea di voler remare dalla stessa parte. Vanoli lo aveva detto: piccoli passettini, uno alla volta, partita dopo partita, solo così si esce dal baratro, anche perché se in quel baratro ci sei finito è segno che sono tante le cose a non andare. 

Leader e trascinatore

La grinta di Kean, leader autentico di questa squadra, deve essere da esempio per tutti. Gli manca il gol, non è un momento fortunato, ma quello che riesce a fare è da campione. E da lui deve passare una salvezza che piano piano andrà conquistata. A marzo la parola Serie B dovrà essere soltanto un lontano ricordo. A quel punto, solo a quel punto, questo pareggio contro la Juventus assumerà un valore. 

Una squadra alla Vanoli

Purtroppo non possiamo ancora fidarci di questa squadra. Lo dice la classifica, lo dicono le difficoltà incedibili di questa annata, lo dice il cambio di allenatore. Ma, con tutta la calma possibile, è giusto dire che contro Genoa e Juventus si è vista, per la prima volta, una squadra compatta e grintosa. Una squadra alla Vanoli. Scusate se è poco. 


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