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Abbiamo raccontato negli ultimi giorni delle situazioni poco rosee di alcune delle big italiane a livello di Fair Play Finanziario. Per approfondire tali problematiche, FiorentinaNews ha contattato lo scrittore e giornalista de “Il Sole 24 Ore” Marco Bellinazzo, che rappresenta senz’altro l’esperto punto di riferimento in Italia per i rapporti tra calcio e finanza. A tal proposito ha realizzato anche un blog seguitissimo. Con lui abbiamo parlato, ovviamente, anche delle ambizioni potenziali della Fiorentina di Rocco Commisso.

Abbiamo letto dei problemi a livello di Fair Play Finanziario di alcune delle big italiane. Può farci una descrizione dettagliata della situazione?

“Allora Milan, Inter, Juventus e Roma hanno sottoscritto nel post pandemia (nel 2022) un Settlement Agreement con la Uefa per rientrare nei paletti del Fair Play Finanziario, in particolare di quello nuovo che trova realizzazione dal 1° gennaio 2025. Il Milan ha fatto bene e subito i compiti a casa, con dei bilanci in utile ed è rientrato prontamente nei paletti di cui sopra”.

Mentre per quanto riguarda le altre?

“Qualche problema in più hanno avuto le altre squadre. Inter e Juventus hanno ridotto in maniera rilevante le loro perdite al 30-06-2025, ed è una questione di settimane l’uscita ufficiale dei bilanci definitivi, quando vedremo sicuramente le loro perdite ridotte rispetto a quelle monstre del passato. In particolare, l’Inter sfrutterà appieno la cavalcata in Champions da 130 milioni di euro, che potrebbero portare il suo ultimo bilancio addirittura in utile. Aspettiamo, ripeto, i numeri ufficiali che dovrebbero comunque confermare il trend positivo di assestamento dei bilanci delle due società nei confronti dell’Uefa. La situazione per Juve e Inter, insomma, potrebbe rasserenarsi.

Più complicata è quella della Roma, che ha accumulato delle perdite importanti, almeno fino al 2024, e per questo è stata ulteriormente multata di recente, con la Uefa che ha chiesto un rigoroso equilibrio di conti in materia di calciomercato. Vedremo la situazione entro il 30-06-2026 con i nuovi paletti, ma i giallorossi devono restare entro il tetto massimo di 60 milioni di perdita nel triennio (i conti devono essere riallineati su queste cifre). In base ai dati ufficiali sul bilancio al 30-06-2025 capiremo con più precisione che margini di manovra avranno sul mercato in termini di cessioni e plusvalenze”.

Quindi l’articolo sui giallorossi de La Gazzetta dello Sport può essere definito troppo allarmistico?

“Non dico assolutamente questo, ho letto il pezzo e stimo molto chi l’ha scritto, affermo solo che voglio vedere i dati ufficiali al 30-06-2025 prima di approfondire il mio giudizio. Non discuto le loro sono stime e proiezioni, dico solo che sospendo il giudizio fino alla lettura del bilancio ufficiale. Comunque, quello che è certo è che mancano decine milioni di euro che la Roma dovrà recuperare. E, non avendo agganciato il treno Champions, dovrà giocarsi la carta plusvalenze”.

Una realtà come quella della Fiorentina, lavorando bene, può mai pensare di arrivare ai livelli di adesso del Napoli, che se la gioca alla pari di tutte le big?

Che la Fiorentina possa giocarsela con le primissime non è assolutamente possibile, per una questione di bacino d’utenza. È impossibile per i viola avere strutturalmente un bilancio da 400 milioni, potranno al massimo superare i 200 ed avrebbero potuto fare molto meglio con uno stadio di proprietà e non con uno stadio ristrutturato. Ad oggi la Fiorentina ha un fatturato da circa 120 milioni, ai quali aggiungere i ricavi europei e le plusvalenze. Lavorando bene, agganciando almeno una volta ogni cinque anni la Champions League e rimanendo nelle stagioni restanti più in Europa League che in Conference League si può crescere. Ricordo che i ricavi della Conference sono un decimo di quelli della Champions e quelli dell’Europa League rappresentano un quinto sempre rispetto all’ex Coppa Campioni. Certo, si può fare bel lavoro con il Viola Park che può garantire delle plusvalenze importanti. La Fiorentina può arrivare ad un bilancio strutturale tra i 200 e i 250 milioni l’anno, cedendo un giocatore all’anno forte formato al Viola Park. Questa, lo dico ai tifosi, è ormai una pratica che utilizzano tutti, anche le big europee, che hanno rafforzato i propri centri sportivi, dove far crescere i propri giovani. Col Viola Park, la Fiorentina può essere all’avanguardia di questa importante leva commerciale”.

Sta per uscire il suo ultimo libro dal titolo: “La colpa è di chi muore”. Ci dice qualcosa di più sul romanzo?

“È il mio primo romanzo noir, d’indagine, nel quale ho voluto raccontare una storia apparentemente di fantasia, ma formata da tante storie vere, che ci sono dietro al traffico tragico di giovani giocatori africani. Il protagonista è un giornalista sportivo che indaga insieme ad una Procura e tutto quello che scoprono è peggio di quanto si possa immaginare. Come ho detto spesso, parlo nel libro di divoratori di sogni che sono peggio degli assassini, perché uccidono le speranze di tantissimi calciatori africani. Non ho voluto trasmettere del pietismo, ma scrivere un romanzo d’inchiesta che cerca di portare a galla la verità. Uscirà a brevissimo, il prossimo 19 settembre”.


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