Una punta titolare nota a Firenze e un portiere goleador: alla scoperta dell'AEK, che arriva in un periodo non roseo

Terzo posto in campionato - dietro al PAOK di Bianco -, ma solo 4 punti in Conference League: in attesa di giovedì 27, quando l'AEK arriverà al Franchi per sfidare la Fiorentina, scopriamo insieme come i greci arrivano alla sfida europea.
Pragmatismo in patria
Non è la miglior versione dell'AEK, quella vista nell'ultimo mese. Nelle ultime 5 partite in patria, gli uomini di Nikolic hanno perso due partite - proprio contro le due squadre che gli stanno sopra in campionato, vale a dire AEK e Olympiakos -, inanellando poi 3 vittorie di fila per 1-0 rispettivamente contro l'Ilioupoli (squadra di Serie B greca), Panetolikos e OFI (nona e tredicesima in campionato, che conta solo quattordici squadre). Nonostante ciò, la squadra conta elementi di livello e vecchie conoscenze della nostra Serie A, tra Jovic passato anche dalla Fiorentina, a Joao Mario (ex Inter) e Pereyra (ex Udinese e Juventus), senza dimenticare la coppia di portieri composta da Strakosha (ex Lazio) e Brignoli (ex Benevento e autore del famoso gol contro il Milan).
Estro (e discontinuità) in Europa
Tuttavia, in Conference l'AEK non sta rendendo come sperato, avendo raccolto solo 4 punti nelle prime tre partite: è arrivata una sconfitta all'esordio, contro il ben noto Celje che mise i bastoni fra le ruote anche alla Fiorentina, seguita da un roboante 6-0 rifilato al modesto Aberdeen, che non ha trovato continuità nell'1-1 contro l'altrettanto (se non più) modesto Shamrock Rovers. Un periodo complicato, quindi, che può ingolosire la Fiorentina: si segnala inoltre che i greci giocheranno di domenica, avendo quindi un giorno di riposo in meno rispetto alla Viola.

