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Gudmundsson Fiorentina
Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

Giampaolo Marchini, intervenuto durante il Pentasport di Radio Bruno, ha commentato la fresca notizia del riscatto di Gudmundsson e la dinamica attorno a Moise Kean. Queste le sue parole.

“Molto soddisfatto di questo riscatto, sarebbe stato un danno economico se la Fiorentina non l'avesse riscattato, anche se il ragazzo non ha dimostrato tutto il suo potenziale per mille motivi diversi. Era, ed è, un giocatore su cui la Fiorentina doveva puntare: ci è riuscita con diplomazia, risparmiando anche qualcosina, per me è un'operazione perfetta sotto tutti i punti di vista. Rimane la spada di Damocle del processo, certo, ma la Fiorentina avrà preso un rischio calcolato. E sono sicuro che Pioli sia la persona giusta per valorizzarlo. Ero tra quelli che credeva di più al suo riscatto".

“Tutte queste pretendenti che si pensava ci fossero… evidentemente il Genoa si è reso conto che il ragazzo non aveva tutto questo appeal, forse anche spaventati dalla questione extra-campo. Probabilmente il Genoa ha avuto paura di non aver acquirenti e non aveva intenzione di tenerlo in rosa: il resto l'hanno fatto la determinazione della Fiorentina e la volontà del giocatore, sicuramente”.

“Le condizioni fisiche sono state un freno non da poco nel computo dell'annata, ma non ho visto mancanza di disponibilità nel mettersi a servizio della squadra: piuttosto credo avesse perso entusiasmo, e sicuramente non era al 100% nemmeno a livello mentale. Si ripartirà da zero, con un altro spirito e con la sicurezza che la Fiorentina l'ha voluto davvero: non è uno che viene tollerato, ma che viene apprezzato, goduto”.

Archiviato il caso Gudmundsson, la conversazione si sposta su Kean: "Siamo tutti concentrati su altro proprio per non pensare a quella clausola… io credo che i primi giorni saranno importanti, non credo si arriverà al 15 luglio con un punto interrogativo sul suo futuro. L'offerta araba è già arrivata, credo non ci sarà troppo da patire: poi certamente speriamo che sia un patimento con esito positivo. Ottimismo come per Gudmundsson? No, faccio più fatica con Kean, ma è lui il nodo di tutto il mercato a prescindere da come andrà la trattativa. Sostituirlo sarebbe una missione quasi impossibile, ricreare le condizioni nelle quali lo abbiamo preso forse è davvero impossibile. Non vorrei che l'eventuale eredità di Kean schiacciasse il suo sostituto giovane”.

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