La firma de Il Corriere dello Sport, Alberto Polverosi, ha parlato della situazione della Fiorentina nel suo editoriale. A cominciare dalla partita contro il Genoa: "Ci sono dei momenti in cui si può essere ottimisti anche in situazioni allarmanti come quella che sta vivendo la Fiorentina. Si può essere ottimisti a una condizione: che il secondo tempo contro il Genoa sia la scintilla del rilancio. E, per chiarire ancora meglio, si può spingere l'ottimismo fino al decimo posto, oltre sarebbe utopia".

Per Polverosi la svolta è arrivata all'intervallo, ma i problemi restano comunque importanti: "(...) Nel secondo tempo la Fiorentina è cambiata nella testa: ha trovato una via per giocare e un modo per organizzarsi. Questo però non esclude che i problemi di Prandelli siano ancora tanti, tantissimi. Non solo Castrovilli, che continua a giocare come se non toccasse a lui, con superficialità, senza prendere iniziativa (benedetto ragazzo, ogni tanto alza una mano, fatti dare la palla che sai come trattarla). Non solo il 10, ma anche e soprattutto il 7. Ribery è un problema, non dribbla più, non accelera, non conclude, gioca con la fantasia spenta. E' fuori condizione a tutti i livelli quando invece dovrebbe essere lui a dare alla Fiorentina quello che più le manca: la qualità. Pure Callejon è fuori forma, lontano dall'ala napoletana, sempre poco utile alla squadra. Vive ai margini del gioco che non riesce mai a promuovere".

Parole positive, invece, per Dusan Vlahovic: "Sta crescendo, si muove sempre di più all'interno della squadra, è sempre più presente in area, sempre più pericoloso. Gli manca il gol che potrebbe sollevarne di più il morale, ma se pensiamo al Vlahovic di lunedì sera e lo paragoniamo al Vlahovic di questa stagione si nota una netta differenza: la scelta di Prandelli è giusta. Ma oltre che sulla squadra, il tecnico dovrà essere fermo sul prossimo mercato. A Iachini avevano affidato un organico in pieno contrasto col suo calcio. Un mercato di cui Pradè, con un atto di onestà, si è assunto la colpa. Il prossimo mercato di gennaio deve essere di segno opposto, dovrà soddisfare le esigenze dell'allenatore e i vuoti dell'organico. Servono nell'ordine: un attaccante pronto e sicuro, un centrocampista di livello, un esterno di qualità".


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