Ferrari: "Commisso è il primo che soffre per la situazione, a Firenze solo quando sarà in forma. Pradè? Il suo ciclo era finito, voleva lasciare già la passata stagione"

Non solo della questione Franchi ha parlato il Direttore Generale della Fiorentina Alessandro Ferrari nella lunga intervista concessa a La Repubblica. Il dirigente viola ha rivelato anche dei retroscena sulla difficile situazione in casa viola.
Il ritorno a Firenze di Commisso
“Commisso è il primo a soffrire di questa situazione perché come ci credeva tanto e ci ha dato tanto, tutto quello che gli abbiamo chiesto. Purtroppo con questi risultati non gli stiamo dando nessun motivo di soddisfazione. Ha subito un’operazione e gli serve tempo per ristabilirsi al cento per cento. Conoscendolo fino a quando non sarà in forma per affrontare il viaggio e la permanenza in Italia, non verrà a Firenze. E Rocco, insieme a sua moglie Catherine, manca tanto anche a noi perché quando è stato qui è sempre stato di grande aiuto”.
L'addio di Pradè
Ferrari continua analizzando le ragioni che hanno portato all'addio di Pradè: “Daniele probabilmente era arrivato alla fine di un ciclo e già alla fine della passata stagione voleva lasciare”.
Un avvio orribile
Infine Ferrari analizza cosa non ha funzionato in questo inizio di stagione: “Abbiamo fatto un mercato importante e abbiamo preso un allenatore di prestigio come Pioli, ma probabilmente abbiamo sbagliato a creare un’aspettativa così alta. Forse era meglio fare un passettino alla volta e dire “vediamo dove possiamo arrivare”. Invece dopo i primi due pareggi la situazione è precipitata e oggi dobbiamo resettare tutto, trasmettendo fiducia e positività ai giocatori e, se possibile, riportando un po’ di entusiasmo. La paura, come ha detto Vanoli, può essere anche un aspetto positivo se la sappiamo gestire. E poi dobbiamo sperare di riconquistare la città, ma questo possiamo farlo solo con i risultati. Tutto il lavoro che abbiamo fatto in estate era mirato a vincere un trofeo. Oggi, però, dobbiamo pensare soprattutto a fare bene in campionato già dalla partita con la Juventus, e dopo penseremo alla Conference. Un passo alla volta, appunto".



