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Stefano Pioli incontra Alessandro Ferrari e Daniele Pradè. (da Instagram: @acffiorentina)
Stefano Pioli incontra Alessandro Ferrari e Daniele Pradè. (da Instagram: @acffiorentina)

Non solo della questione Franchi ha parlato il Direttore Generale della Fiorentina Alessandro Ferrari nella lunga intervista concessa a La Repubblica. Il dirigente viola ha rivelato anche dei retroscena sulla difficile situazione in casa viola.

Il ritorno a Firenze di Commisso

Commisso è il primo a soffrire di questa situazione perché come ci credeva tanto e ci ha dato tanto, tutto quello che gli abbiamo chiesto. Purtroppo con questi risultati non gli stiamo dando nessun motivo di soddisfazione. Ha subito un’operazione e gli serve tempo per ristabilirsi al cento per cento. Conoscendolo fino a quando non sarà in forma per affrontare il viaggio e la permanenza in Italia, non verrà a Firenze. E Rocco, insieme a sua moglie Catherine, manca tanto anche a noi perché quando è stato qui è sempre stato di grande aiuto”. 

L'addio di Pradè

Ferrari continua analizzando le ragioni che hanno portato all'addio di Pradè: “Daniele probabilmente era arrivato alla fine di un ciclo e già alla fine della passata stagione voleva lasciare”. 

Un avvio orribile

Infine Ferrari analizza cosa non ha funzionato in questo inizio di stagione: “Abbiamo fatto un mercato importante e abbiamo preso un allenatore di prestigio come Pioli, ma probabilmente abbiamo sbagliato a creare un’aspettativa così alta. Forse era meglio fare un passettino alla volta e dire “vediamo dove possiamo arrivare”. Invece dopo i primi due pareggi la situazione è precipitata e oggi dobbiamo resettare tutto, trasmettendo fiducia e positività ai giocatori e, se possibile, riportando un po’ di entusiasmo. La paura, come ha detto Vanoli, può essere anche un aspetto positivo se la sappiamo gestire. E poi dobbiamo sperare di riconquistare la città, ma questo possiamo farlo solo con i risultati. Tutto il lavoro che abbiamo fatto in estate era mirato a vincere un trofeo. Oggi, però, dobbiamo pensare soprattutto a fare bene in campionato già dalla partita con la Juventus, e dopo penseremo alla Conference. Un passo alla volta, appunto".


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