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Robin Gosens
Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

Non è più il calcio delle bandiere, né di giocatori che si legano per amore a una maglia: sono sempre più rare le situazioni dove i calciatori giurano fedeltà eterna e, di conseguenza, sono altrettanto rari i casi in cui le società definiscono un determinato calciatore ‘incedibile’. Questo vale soprattutto in squadre che non sono al top di gamma, proprio come la Fiorentina, che tuttavia ha dimostrato anche oggi di come si possa - e si debba - fare di tutto per mantenere le colonne portanti della rosa nella propria scuderia.

Rifiuto

L'ultima iterazione di questo modus operandi la si è avuta proprio oggi, con il rifiuto categorico all'offerta presentata dall'Atalanta, pari a 12 milioni di euro, per il cartellino di Robin Gosens. Il tedesco è senza ombra di dubbio un pilastro della Fiorentina, sebbene sia a Firenze da appena un anno: la sua importanza per la Viola dentro e fuori dal campo non si può ridurre nemmeno lontanamente ai 12 milioni di euro offerti dai bergamaschi, e lo sa bene la società di Commisso, che non ha esitato a fare muro

Non solo Gosens

Ma questo non vale solo per Gosens. Ci sono pilastri viola che sono intoccabili, a patto che non arrivino alla Fiorentina cifre folli. In questa, chiamiamola ‘lista’, possiamo aggiungerci anche Kean, Gudmundsson appena riscattato, e De Gea, ora che ha rinnovato il suo contratto con i viola, legandosi fino al 2028. 

Il messaggio è semplice: anche in questo calcio, i pilastri non si toccano.


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