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L'attaccante della Fiorentina Riccardo Sottil ha parlato a TMW Radio: "Questo momento è brutto per il mondo e per la nostra nazione, tra le più colpite da questo virus. Trascorro le giornate con la mia famiglia, perché da gennaio sono venuti a Firenze per stare con me. Per fortuna non sono solo, questi giorni in casa mi sono serviti a riscoprire cose come i veri valori, il significato della vita, passare il tempo con i cari, con chi ami veramente, parlando di tante cose che riscopri. Per il resto mi alleno, guardo serie tv su Netflix, ascolto tanta musica e gioco alla Playstation. Non ho un programma preciso nella mia giornata: ciò che faccio sempre è allenarmi quando mi sveglio. La scena che mi ha più toccato è stata quella dei camion militari a Bergamo che trasportavano le persone che avevano perso la vita. Non mi sarei aspettato che questo virus fosse così grave. Un mese fa se ne parlava, che arrivava dalla Cina, ma continuavo ad uscire, fare le mie cose. Non l'ho preso sottogamba, ma sicuramente l'ho messo in secondo piano. Questo periodo ci sta togliendo tanto: allenamenti, partite, emozioni. In questo momento però la salute viene prima di tutto. Come valuto la mia stagione? La mia stagione a Firenze è abbastanza positiva: ho avuto un grande inizio tra tournée e campionato. All'inizio c'era un modulo, il 433, dove potevo esprimermi al massimo. Sono un esterno d'attacco, è il mio habitat naturale. Poi però dopo la 2^ giornata, per varie scelte, il mister ha cambiato modulo e un po' sono stato penalizzato, trovando meno spazio. Per quanto riguarda la squadra, sta facendo una buona stagione. So che la Fiorentina è vista come squadra che deve puntare all'Europa, ed è giusto perché come blasone e storia deve ricoprire quelle posizioni di classifica. Però ogni anno non puoi sempre centrare gli obiettivi che ti dai. Ci sono annate dove ti tieni sotto le aspettative, e succede a molte squadre. Alla prima giornata avevamo fatto una grande partenza col Napoli, avevamo dato spettacolo, c'era energia. Abbiamo avuto alti e bassi, ma ultimamente ci stavamo riprendendo. Compagni contagiati? Abbiamo un gruppo su WhatsApp con i dottori, da quando siamo in quarantena. Ogni giorno ci chiedono come stiamo, e sappiamo lo stato di qualsiasi nostro compagno. Finire il campionato? La prima cosa in questo momento è la salute. Poi, se ci sarà disponibilità sanitaria per tornare in campo saremo ben felici di farlo".


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