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Ancora una volta si parla di arbitri e non in modo positivo. La Procura federale ha chiuso le indagini sul presidente dell’Aia Antonio Zappi, che è sempre più vicino al deferimento

Caos nell'Aia

Il numero uno dei direttori di gara, eletto da quasi mille grandi elettori poco meno di un anno fa con il 73% dei consensi, era finito al centro di un'indagine avviata dopo l’estate in seguito ad una segnalazione di un associato, che riferiva di pressioni esercitate dal presidente e dal Comitato Nazionale su alcuni organi tecnici di Serie C e Serie D, dove Maurizio Ciampi e Alberto Pizzi sono stati sostituiti da Daniele Orsato e Stefano Braschi, per sollecitarne le dimissioni. 

E adesso? 

 La Procura della Figc ha deciso di andare avanti, arrivando a una chiusura indagini che - visto proprio il particolare percorso - sottintende più che in altri casi l'intenzione chiara di arrivare al deferimento. Zappi avrà 15 giorni di tempo per difendersi. 

Difficile prevedere le prossime mosse. Di certo i rapporti tra Figc e Aia sono sempre più tesi. L'Associazione arbitrale ha sempre motivato la decisione dell'avvicendamento, avvenuto cinque mesi fa, con l'esigenza di un aggiornamento dell'assetto tecnico, ritenuto necessario alla luce dei risultati delle ultime stagioni e al centro del programma dello stesso Zappi. 

Ma dal punto di vista politico c’è chi percepisce questo probabile deferimento come una sorta di ritorsione alla difesa dell’autonomia dell’Aia, anche alla luce della presa di posizione dell’Associazione contro il progetto di costituzione di una classe arbitrale d’élite gestita da Figc, Lega Serie A e Lega Serie B. 


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