Pierpaolo Marino: “Kean ha l’occasione di restare in viola e diventare una bandiera della Fiorentina come Antognoni e Batistuta. Per un sostituto all’altezza servirebbero almeno 25 milioni”

Intervenuto a Radio Bruno, Pierpaolo Marino, dirigente sportivo di lungo corso in Serie A, tra Napoli, Atalanta e Udinese, si è espresso sul tema Moise Kean, spaziando poi su altri argomenti.
‘A Firenze Kean può diventare una bandiera, spero che…’
"Kean ha l’occasione per diventare un giocatore bandiera e far ricordare Batistuta, Antognoni. Se dovesse arrivare una società in rado di pagare la clausola e potrebbero essercene, rinunciare per lui sarebbe un gesto straordinario. Con gli agenti dovrebbe ragionare in maniera sana, di dimostrare a Firenze di aver avuto gratitudine e restare un altro anno. Una plusvalenza sarebbe incredibile per il club, quasi di 40 milioni, ma la Fiorentina non ne ha bisogno, Commisso non si è mai tirato indietro negli investimenti”.
‘Per trovare un sostituto di Kean servono tanti soldi’
“Un eventuale sostituto di Kean? I nomi si devono trovare. Quando è stato preso era una scommessa, si andava sempre a vedere quanti gol aveva fatto. La Fiorentina è stata brava con lui, è un ragazzo che riflette, intelligente, positivo. Certamente ad un tifoso non interessano i 52 milioni, normale essere preoccupati se parte un attaccante da 20 e più gol, da manager però potendo investire c’è minor margine di rischio nell’operazione da fare. Bisogna andare a prelevare un attaccante che garantisca se non 20 gol almeno 15, e oggi le punte costano. La Fiorentina oggi è una squadra di livello internazionale, europeo, bisogna pensare ad una punta da almeno 25-30 milioni. Il problema sono semmai i tempi”.
“L’allenatore è importante per la strategia di gioco ma anche per lo staff che si porta dietro e la preparazione fisica che fa da corredo al bagaglio tecnico. Pioli si è dimostrato un grande gestore di risorse umane, una figura 'alla Claudio Ranieri’. Il suo rientro alla Fiorentina è una mossa intelligentissima, potrebbe essere paragonato al ritorno di Ranieri a Roma. Un allenatore che ha grande amore per la Fiorentina, con la vicenda Astori che è ormai una leggenda. Penso che possa anche convincere Kean a rimanere”.