​​

Tifosi Fiorentina
Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

La Fiorentina perde anche a Bergamo e si appresta a disputare le prossime cinque partite di campionato che saranno presumibilmente decisive per le proprie speranze di salvezza. Per parlare del momento della squadra viola, a cominciare dal lungo dialogo tifosi-giocatori registratosi domenica dopo la partita, FiorentinaNews.com ha contattato Federico De Sinopoli, presidente dell’Associazione Tifosi Fiorentini (ATF).

Cominciamo dal dialogo tra squadra e tifosi alla fine della partita dell’altro ieri. Si può parlare di ritrovata unione al cento per cento con l’obiettivo di scongiurare la retrocessione?

“Le rispondo con una fotografia ed un dato. Per la prima, vi invito ad andare a rivedere nelle immagini sera quello che è stato manifestato da tutto il gruppo viola, da Džeko, da Vanoli, fino agli altri giocatori e ai fisioterapisti. Un qualcosa che ha convinto tutti. La Fiorentina si salva con questo sblocco mentale e con i propri tifosi. Il dato è che c’è tanta voglia di andare sabato a Reggio Emilia: come associazione ci stanno arrivando tante richieste. C’è grande necessità e volontà di dare una mano”.

Vanoli è a Firenze soltanto da tre settimane, ma si sarebbe aspettato comunque di vedere fin qui qualcosa di diverso o è ancora troppo presto per qualunque forma di giudizio?

“Bisogna vedere quante giornate intere effettive a disposizione ha avuto, considerando i tanti giocatori partiti per la Nazionali e il fatto che si giochi una partita ogni tre giorni. C’è bisogno di tempo per effettuare un recupero tecnico e tattico. Ora c’è davvero una mini-settimana (la partita col Sassuolo è sabato, ndr) per lavorare. Servono dei giorni effettivi di lavoro per poter cambiare modulo, in assenza di esterni in rosa. I giocatori sono questi, bisognerà anche capire chi poter adattare”. 

A livello personale crede alla salvezza della Fiorentina e quanto saranno decisive, secondo lei, le prossime cinque partite in tal senso? 

“Le prossime cinque partite saranno decisive quasi al cento per cento. Io ci credo nella salvezza, vado al di là delle statistiche che dicono che non si è mai salvato nessuno con 0 vittorie nelle prime 13 gare, perché ogni stagione è una storia a sé. Lo sanno anche i giocatori che le prossime cinque saranno decisive. Il campionato inizia sabato. Da tifoso non ho alternative al crederci: non possiamo assolutamente mollare noi sostenitori”.

Fagioli e Gudmundsson, gli uomini che a livello tecnico dovevano dare qualcosa in più, latitano. Lei crede ancora nelle loro qualità? 

“Sulla carta sì, per quello che stanno dimostrando no. Son due giocatori di proprietà e sono due atleti giunti ad un punto fondamentale delle loro carriere. Hanno la necessità di tornare ad essere dei calciatori decisivi. Fagioli dopo il discorso scommesse (deve tornare ai livelli della Juventus, dove era stato inizialmente anche rimpianto), mentre Gudmundsson per quello che è stato pagato. Se l’islandese, come la maggior parte degli stranieri, considera Firenze una tappa di crescita per la propria carriera, deve capire che continuando a giocare così la prossima tappa sarà peggiore. Vedendo l’altro ieri De Ketelaere, penso che Gud dovrebbe essere un tipo di giocatore così, come lo avevamo visto a Genova, mentre a Firenze lo avremmo inquadrato su per giù 3 volte in tutto a questi livelli”. 


💬 Commenti (2)