​​

L’ex portiere della Fiorentina e tifoso viola Emiliano Viviano si è raccontato al podcast Centrocampo su YouTube, ripercorrendo tanti momenti della sua avventura in viola.

‘Sono arrivato in viola nel peggior periodo della storia’

“Quando sono arrivato nelle giovanili della Fiorentina, per me una conseguenza naturale, dato che esistevano solo la Fiorentina e Firenze, cosa che poi è andata avanti per tutta la mia carriera. Sfortunatamente sono arrivato alla Fiorentina nel periodo peggiore della sua storia, quello del fallimento, quando in società sono entrate delle persone che non hanno fatto il bene della squadra. A 16 anni io ero già matto e con un carattere forte e me ne sono voluto andare; ero il titolare dell’Italia e mi cercarono tutti: Juventus, Milan, Inter, Roma… e andai a Brescia. C’era un mio amico che giocava là, la situazione mi piaceva di più per varie ragioni”.

“In viola non ho fatto benissimo, neanche male. L’anno e mezzo post crociato dovevo ancora sistemare delle cose. Nella parte finale alla Fiorentina avevo fatto bene. Alla Fiorentina ho avuto problemi con Montella, siamo amici, ormai lo sa. La società voleva continuare, lui no, si era fatto un’idea sbagliata di me, poi abbiamo chiarito. Non cambierei niente della mia esperienza alla Fiorentina per le sensazioni che ho provato, esordire in Nazionale mi ha dato meno dell’1% delle emozioni che mi ha dato l’esordio con la Fiorentina. Ero tifoso vero della Fiorentina, andavo in curva tutte le domeniche, facevo tante trasferte, per me lo stadio era religione e questa cosa mi ha creato diversi problemi in carriera”.

‘Con Montella massacravamo gli avversari’

“Perdemmo la Champions per un punto, era una Fiorentina davvero forte. La formazione… Gonzalo Rodriguez, Savic, Cuadrado, Pizarro, Borja Valero, Aquilani, Jovetic… Montella aveva portato questa maniera di giocare ‘guardioleggiante’, vincevamo le partite massacrando gli avversari, a volte sembrava proprio che non ci potessero mai prendere il pallone, da portiere quasi mi annoiavo. Vincemmo 4-1 in casa con l’Inter, 3-1 a San Siro”.

‘Essere tifoso della Fiorentina e di Firenze è un vanto’

“Dire di essere tifoso della Fiorentina e di Firenze per me è un vanto, lo metto davanti a tutto. A Firenze ho ricevuto un affetto incredibile, quando giravo per la città la gente scendeva dalle macchine per salutarmi, i fiorentini si identificavano in me. Non sarei mai passato dalla Fiorentina alla Juventus, non avrei mai fatto crollare i miei ideali per soldi. Anche a Bologna in sede di presentazione dissi subito di essere tifoso viola, eppure tra le squadre c’è una rivalità accesa, con gli ultras bolognesi però non ho avuto alcun problema”.


💬 Commenti (1)