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Trevisani

Riccardo Trevisani, noto telecronista sportivo, ci è cascato di nuovo. Dopo le frecciatine ai tifosi della Fiorentina, il giornalista di Mediaset ha continuato a sparare a zero sulla piazza di Firenze. Questa volta parlando del Bologna di Italiano a ZeroCinquntunoBologna:

“Di questa Italia mi piace la duttilità, la capacità di disporsi in base all’avversario e alle caratteristiche dei propri giocatori più in forma. Io sogno sempre una Nazionale che sia al servizio dei calciatori che sono in palla: mi pare che Gattuso abbia la capacità di capire il momento e l’ha dimostrato puntando forte sui due attaccanti più prolifici, ovvero Kean e Retegui. Al netto di un blocco solido e di qualcuno imprescindibile, questa squadra ha un solo fuoriclasse che è Gianluigi Donnarumma, tutti gli altri sono buoni o buonissimi elementi intercambiabili fra loro”.

Dall’Italia a Italiano

“Parliamo di un allenatore cresciuto scalando i livelli un passo per volta, dalla Serie D fino alla precedente avventura a Firenze, dove non è stato trattato come meritava e dove credo ora venga decisamente rimpianto. Il Bologna ha avuto il fiuto e la sveltezza di andarsi a prendere un tecnico straordinario nell’abnegazione, nel lavoro quotidiano, nella capacità di farsi capire, di regalare carriere a giocatori che difficilmente le avrebbero avute e di coinvolgere tutta la rosa a disposizione. Prendo ad esempio Cambiaghi: crociato rotto all’esordio, Italiano gli ha dato il tempo di recuperare con calma perché non aveva l’urgenza di ributtarlo subito in campo, data la sua bravura nell’utilizzare al meglio e rendere partecipi tutti gli altri attaccanti esterni”.

“La sua esplosione è avvenuta, come dicevo prima, al netto di una lesione al crociato, qualcosa di incredibile perché non succede quasi mai. Lo ritengo un giocatore eccezionale, se riuscirà a raddrizzare la mira dal punto di vista realizzativo le cose si faranno davvero interessanti. Mi ricorda molto Federico Chiesa che però, proprio in seguito alla rottura del crociato patita nel 2022, non è più tornato quello di prima”.

Di recente è andato virale un tuo intervento critico sulla piazza di Firenze: quali differenze vedi con Bologna?

“C’è un differente modo di vivere la vita e il calcio: quello dei bolognesi mi sembra più morbido, più leggero e quasi sempre col sorriso, mentre quello dei fiorentini è più ingrugnito e criticone. Bologna mi sembra anche una città che aiuta a risorgere le persone, penso ad esempio a Baggio, Signori e Di Vaio, un posto in cui la vita si prende bene. Ecco, forse questo a Firenze capita un pochino meno”.


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