Bressan: "Batistuta tirchio e solitario, Rui Costa il nostro leader. Cecchi Gori spese un inferno per rendere la Fiorentina grande"
Mauro Bressan è stato uno degli interpreti della Fiorentina super costruita durante l'era Cecchi Gori. Una generazione di giocatori quella che vinse qualcosa, molto meno di quanto meritasse, e seppe anche vivere e far vivere l'emozione della Champions League ai tifosi.
"Cecchi Gori presidente tifoso"
"Cecchi Gori spese un inferno per renderla grande - ricorda Bressan parlando con Gazzetta.it - Era un presidente tifoso verace e genuino, amante delle donne. Si presentava in ritiro con attrici ventenni e volti televisivi e ci intratteneva con scherzi e battute. Eravamo uno squadrone di talenti".
“Batistuta solitario, Rui invece…”
Batistuta invece, grandissimo sul campo, un po' meno fuori: "Se era tirchio? Festeggiò da solo, sotto la curva, il record di miglior marcatore della Fiorentina - spiega Bressan - L’assist glielo feci io, tra l’altro. Ci aspettavamo una cena o un regalo, ma niente. Gabriel non fece nulla di nulla. Umanamente non ho mai avuto un rapporto, era un solitario. Il leader era Rui Costa".
“Terim che allenatore”
Quanto agli allenatori il suo preferito era "Terim alla Fiorentina. Pretendeva hotel a 5 stelle, pasti top e campi perfetti. Del resto, lo chiamano l’Imperatore. Aveva charme e carisma. Trapattoni? Un altro maestro. L’ho avuto a Cagliari e a Firenze. Si allenava insieme a noi: mai visto. Per lui l’allenamento doveva essere leggero, aveva l’ossessione che ci infortunassimo. Inoltre ogni sera, prima delle partite, passava in rassegna le camere per controllare ci fosse qualche donna".



