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All'interno del mondo Fiorentina sono stati giorni di caos totale, mai visto prima. Le dimissioni di Pradè e l'esonero di Pioli, episodi concentrati in pochissimi giorni -nel mezzo la non irrilevante sconfitta contro il Lecce e conseguente contestazione-, hanno scombussolato l'ambiente. Si sono percepite grandi indecisione e imprevedibilità, fino a trovare finalmente un nome per la panchina viola: Paolo Vanoli.

A Vanoli un'enorme responsabilità, forse troppo grande…

Non fa fare i salti di gioia? In ambito Fiorentina, al momento, sarebbe impossibile farli. D'altronde è inutile scappare dalla realtà, la squadra deve entrare nell'ottica di salvare la categoria. Il suo valore non è assolutamente quello della lotta per non retrocedere, ma proprio perché distante da tali paradigmi, la rosa non sembra riuscire a immedesimarsi nella situazione, completamente alienata ed estraniata dal contesto. E l'ennesima prova è proprio la prestazione a Magonza: certamente si è visto “qualcosa in più” rispetto al nulla di prima, se non altro un pizzico di leggerezza e intraprendenza in più, ma la gestione del finale conferma tutte le sensazioni. La Fiorentina è impaurita, talvolta terrorizzata e tremendamente distratta, uscendo dalla partita troppo spesso e con una facilità disarmante.

…che però lo rende l'unica potenziale soluzione

Quindi, in un momento storico dove occorre armarsi di pragmatismo e soluzioni rapide, Paolo Vanoli può essere la soluzione. Certamente rappresenta l'unico barlume di speranza per risvegliare la coscienza di questa squadra che squadra non è. L'impostazione caratteriale del tecnico è ben chiara: gioca a carte scoperte, non nasconde la sua feroce grinta e tenta di trasmettere tutta l'aggressività che vorrebbe vedere dai giocatori che ha a disposizione. Per maggiori informazioni, chiedere alla Torino granata.

Perché questa squadra si merita Paolo Vanoli

A Firenze non arriva un messia, ma nell'accoglierlo la piazza gli chiede aiuto. E questo potrebbe essere necessario. Perché dopo l'atteggiamento dimostrato da inizio stagione a questa parte, la Fiorentina attuale si merita nient'altro che Paolo Vanoli. In che senso? Nel suo metodo: il durissimo lavoro, la tenacia, la sfacciataggine e il coraggio di tenere sempre la barra dritta e di non farsi problemi con chi molla. Diventa l'unica possibile soluzione di fronte a un'irritante insolenza che la tifoseria non può più sopportare dai giocatori. Forse, anzi probabilmente, è una richiesta eccessiva e sicuramente la sua missione sarà difficilissima: salvare la squadra, prima di tutto facendola diventare una squadra. Altrimenti non c'è via d'uscita. Nessuna aggiunta per chi va in campo, anche perché il messaggio dovrebbe essere chiarissimo: correre.


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