Ribery, una rock star eterna

Ci sono calciatori e calciatori simbolo: Franck Ribery è senza dubbio uno di questi. Dopo aver compiuto ormai la veneranda età di 38 anni, il calciatore francese sta dimostrando alla sua seconda stagione alla Fiorentina che il talento non ha età e che, soprattutto, può ancora fare la differenza ad alti livelli. Inoltre, dopo l'ultima presenza in campionato il weekend scorso il transalpino ha già raggiunto il numero di partite giocate dell'annata passata, ossia 21, qualcosa che fa capire come quest'anno sia veramente più in forma e abbia trovato un'integrità fisica importante per una persona della sua età.
Per di più, va detto che il goal contro il Milan, una delle candidate allo Scudetto secondo i migliori siti dove si possono trovare le quote di calcio più aggiornate, ha dimostrato ancora una volta la sua eccelsa qualità tecnica. Il tiro di sinistro, rubando il tempo a Donnarumma e ai difensori avversari, ha ribadito le grandi qualità di Ribery, un fantasista tra i migliori degli ultimi vent'anni a livello mondiale, il quale ha scelto la sfida di Firenze per chiudere alla grande la sua carriera. Parliamo, del resto, di un calciatore che a soli 23 anni è stato titolare a un mondiale di calcio, quando occupava nella Francia il ruolo di trequartista destro vicino a un certo Zinedine Zidane. La spedizione al mondiale di Germania 2006, il quale fu poi vinto dall'Italia in finale proprio contro la Francia, vide Ribery come uno dei migliori della sua squadra e in tante squadre iniziarono a mettere gli occhi su di lui. Le sue grandi prestazioni in quella manifestazione così importante, nella quale fu titolare indiscutibile dopo aver fatto in precedenza solamente tre presenze e in amichevole, lo misero alla ribalta mondiale.
Dopo un titubante inizio di carriera, il nativo di Boulogne-sur-Mer avrebbe trovato la sua dimensione all'Olympique Marsiglia, squadra con la quale disputò due grandi stagioni dal 2005 al 2007, prima di venire ingaggiato dal Bayern Monaco. Al Vélodrome, Ribery visse due anni strepitosi insieme a fenomeni come Cissé e Nasri per poi compiere il grande salto di qualità passando alla migliore squadra di Germania. All'Allianz Arena il francese formò una grande coppia creativa insieme all'ala olandese Arjen Robben, con il quale vinse ben nove titoli di Bundesliga e soprattutto una Champions League nel maggio del 2013 contro il Borussia Dortmund.
Gli anni in Bavaria hanno rappresentato il picco del rendimento per Ribery, che da trequartista sinistro ha vissuto un decennio come uno dei più forti nel suo ruolo, facendosi notare sia per le qualità nel dribbling sia per le abilità nel creare azioni offensive di rilievo per la sua squadra, oltre ad arrivare in doppia cifra per quanti riguarda i goal in ben quattro stagioni. Poi, una volta finito l'amore bavarese, il numero 7 ha sentito l'attrazione per Firenze e per una maglia mai banale, che sta onorando alla grande in quella che probabilmente sarà la sua ultima stagione di sempre ad altissimi livelli.