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Questo pomeriggio Bruno Satin, agente e amico del tecnico del Milan Stefano Pioli, è intervenuto a Radio Bruno per parlare dei principali temi in casa Fiorentina: dalla situazione dei francesi alla separazione tra Pioli e il club viola nel 2019. Queste le sue parole: "Come visse Pioli la tragedia di Astori? Un momento difficilissimo. Però umanamente Stefano è una persona eccezionale e ha portato tutta la squadra nella direzione giusta. Con una Fiorentina più forte avrebbe potuto avere maggiori soddisfazioni ma la proprietà voleva già vendere il club. Lo stadio a Firenze? Da fuori sembra che questo problema resterà tale per sempre perché nessuno riesce a mettersi d’accordo. In più, anche col cambio di proprietà non si può dire che la stagione della Fiorentina sia positiva. Questa situazione in classifica non è accettabile perché sui Viola ci sono altre aspettative. Sull’operato di Commisso? Personalmente capisco chi storce un po' il naso. Il sport è qualcosa che va al di là della comunicazione, il calcio è un'altra realtà. Ok tutto ciò che è stato fatto extra campo, ma quello che conta sono i risultati. Se una squadra lotta per la salvezza 2-3 volte di fila poi alla fine finisce in B sul serio. Si possono fare tutti i discorsi che si vogliono ma la realtà dice che la fiorentina vive un momento difficile. Le dimissioni di Pioli? Vi confermo che in quel momento non fu una scelta facile. É successo perche la dirigenza di allora fece dichiarazioni pesanti sulla sua professionalità e lui decise di dimettersi: fu come un insulto per uno professionale come lui. Erano tutte balle, dalla direzione del club arrivarono parole poco eleganti. E pensare che in estate il presidente Cognigni voleva rinnovare il contratto di Stefano,  probabilmente in società non erano tutti d’accordo. Ribery ed Eysseric? Valentin è sempre stato molto forte ma dava l’impressione di essere debole mentalmente. Ma era un giocatore da top club. La situazione di Ribery è sotto gli occhi di tutti, anche se Frank ha 38 anni sembra di un livello superiore rispetto alla squadra in cui si trova. Il resto è talmente debole che lui non riesce comunque a rendere al meglio. Se Ribery può aver sofferto l’assenza del pubblico? Lui è sempre stato abituato a giocare in grandi palcoscenici, non ho la certezza ma è possibile che la cosa abbia influito su di lui. É un vero peccato per il popolo di Firenze non aver potuto goderselo appieno."


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