Italiano: "Il Franchi incute già timore, figuriamoci con le nuove curve a ridosso del campo. C'è una chiave per spiegare come si migliora sotto porta"

In conclusione di conferenza stampa, l'allenatore della Fiorentina, Italiano, ha parlato del tema Cabral e di alcune scelte per domani: "Continua ad alternare momenti dove a livelli fisico ha qualche problemino, ha bisogno di lavorare e di crescere sotto tanti punti di vista. Piatek continua a fare gol, sta sfruttando le sue chance, l'ho sempre detto: chi merita la maglia la ottiene, chi è bravo a guadagnarsela è giusto che venga confermato. Cabral è un'altra freccia al nostro arco e lo farà vedere.
Come si cambia l'efficacia sotto porta? Lavoriamo tutte le settimane, dividiamo i reparti, arriviamo a concludere e cerchiamo di riproporre più situazioni simil-partita possibili. Ho conosciuto attaccanti che in anni precedenti non riuscivano a trovare la porta e poi improvvisamente hanno iniziato a segnare ed essere concreti. Il gol è anche abitudine a farlo, una capacità balistica, una convinzione personale, un adattamento a determinate circostanze. Poi è vero, se uno non ha la doppia cifra nei piedi è difficile però si può sempre ottenere di più. Io ero un play davanti alla difesa, i miei 3-4 gol all'anno li facevo però alcuni anni ne ho segnati 7-8, cercando di migliorare. Era una questione mia personale, di una crescita individuale e siccome sono tutti ragazzi giovani, sono convinto che a volte basta poco per cambiare quell'aspetto mentale. E un peccato non trasformare gol e assist, sono convinto che sia questa la chiave per sbloccare esterni come i nostri.
Il progetto del nuovo Franchi? E' un progetto che migliorerà quello che è adesso il Franchi. Quello di oggi ha un aspetto straordinario, quando tutto l'impianto inizia a cantare anche con le curve lontane. Incute già timore, figuriamoci con le due curve a ridosso del campo. Penso sia un bel progetto per tutta la città di Firenze, considerato anche il contesto intorno.
Le scelte in difesa? Milenkovic e Igor sono reduci da grandissime prestazioni, abbiamo 4 centrali di grande qualità, poi si possono commettere errori ma nell'arco di un campionato li fanno tutti. Io e la società volevamo fin dall'inizio grande competizione in tutti i ruoli e vige una regola: chi merita di essere confermato è giusto che lo sia. Però abbiamo giocatori che sono in grande crescita, nel momento in cui qualcuno non è a disposizione non è che perdo il sonno. Accade il contrario semmai, quando siamo tutti ma si faranno solo scelte per il bene della Fiorentina. Abbiamo raccolto un dato: tra assist e gol, abbiamo raccolto 14 'gioie', dietro solo ad Atalanta con 16 e Inter con 15, questo dato mi fa impazzire perché avvalora il ruolo di chi subentra".