Solitamente quando sentiamo parlare di protesi che vanno a sostituire le articolazioni, quelle che più sono entrate nell’immaginario collettivo sono quelle di ginocchio e d’anca, mentre quella di caviglia rimane un caso più raro. Un motivo, ad esempio, è che la caviglia, a differenza degli altri due casi, è molto più congruente, ovvero tutti gli elementi che la compongono combaciano perfettamente e quindi più raramente è necessario sostituirli.

In ambito sportivo però, eventi come l’accumularsi di micro-traumi portano al deterioramento della cartilagine della caviglia, causando così l’artrosi, una malattia degenerativa che colpisce le articolazioni.

Un caso celebre è quello dell’ex stella della Fiorentina, Gabriel Omar Batistuta la cui carriera agonistica è stata condizionata da una grave forma di artrosi alle caviglie che lo ha portato praticamente alla scomparsa della cartilagine. Proprio in un’intervista di qualche anno fa raccontava di come il dolore fosse talmente forte da non permettergli nemmeno di alzarsi dal letto: “Il mio problema è che non ho cartilagini e tendini: i miei 86 chili poggiano sulle ossa e questo mi faceva morire dal male”. (fonte: Sciencecue.it)


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