Il commento al momento della Fiorentina su Repubblica è affidato a Stefano Cappellini:

"Io ci starei pure a discutere degli errori eventuali di Italiano, delle presunte scelte sbagliate, della difficoltà, questa meno presunta, a rimontare quando la Viola va sotto. Io ci starei pure, a patto di cominciare a discutere di questioni un po’ più rilevanti per spiegare le difficoltà di queste settimane. Perché nel calcio ci sono le opinioni e però, talvolta, ci sono anche i fatti. 

Un fatto è che gli acquisti più importanti in estate non abbiano reso quanto sperato (Parisi e Beltran) o non abbiano reso proprio (Nzola). Un fatto è che diversi reparti abbiano il segno meno davanti. Amrabat non è stato sostituito, a meno di pensare che Arthur sia il sostituto solo perché gioca al posto suo. Igor sostituito con uno svincolato, poi ceduto a gennaio. L’anno scorso Italiano aveva quattro centrali di difesa da ruotare, ora ne ha tre e con il Bologna, ci fosse stato un contrattempo per Milenkovic o Ranieri, sarebbe toccato a Comuzzo, un ragazzo con 100 minuti di esperienza in Serie A. C’erano sei esterni offensivi. Saponara: non sostituito. Brekalo: non sostituito. E stendiamo un velo pietoso sull’operazione prestito all’ultimo giorno di Maxime Lopez. Se serve il telo, si può riprendere dall’armadio quello usato per Callejon. La stagione non è finita. Non bisogna lasciarsi travolgere dal disfattismo. Ma la Fiorentina ha una rosa sicuramente meno profonda, forse anche meno forte, dello scorso anno. Succede di sbagliare il mercato, basta dirselo. Basta aprire il frigo".

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