E il ‘fate ridere’ sarebbe addirittura una “porcheria”? La Fiesole aveva dimostrato il suo appoggio al presidente, ma a Commisso sono bastate due semifinali per confermare tutto
Era attesa da quando aveva rimesso piede in Italia e pochi giorni fa è arrivata: la classica “conferenza stampa” del presidente Commisso per fare il punto in casa Fiorentina. Mai banale nei toni, Rocco ha puntato il dito sui suoi bersagli preferiti, ribandendo i pregi dello sviluppo della sua società e altre ed eventuali che sanno tanto di remix di contenuti già inflazionati in precedenza.
Nel suo discorso in radio, l’accento è però andato alle reazioni del pubblico fiorentino alle recenti prestazioni della squadra. Definiti i cori della Fiesole addirittura delle “porcherie”, Commisso non si è dato una ragione per il tanto astio nei confronti di una formazione che ha soltanto il difetto di perdere in casa, due volte di fila, contro Torino e Bologna. I fischi e il “fate ridere” non la passano liscia nelle parole del presidente, che si è comunque preso la colpa per le partite negative della sua squadra.
Ma dato che un patron non è – o almeno, non è in questo caso – anche direttore sportivo e allenatore, il mea culpa globale di Commisso sa tanto di soluzione pronta all’uso per rimettere in riga i fuoriusciti del tifo. E pensare che la Fiesole, nei panni dell’1926, aveva anche “supportato” il miliardario americano, puntando il dito su Barone e Pradè, rei – a detta loro – di aver depauperato un tesoretto che sarebbe stato meglio investito dal presidente in persona.
A Commisso, però, è bastato l’appiglio delle due semifinali di Coppa Italia raggiunte negli ultimi due anni per ribadire il concetto che la squadra, tutto sommato, non sta andando poi così male. (In classifica è, per il terzo anno su quattro della sua proprietà, più vicina alla zona retrocessione che a quella europea) però dai, c’è chi sta peggio. Così direbbe Rocco, anche se stranamente ha lasciato stare le indebitate strisciate del calcio italiano, forse perché già tramortite di loro dalla decadenza che ci circonda. Insomma, nothing new under the sun o, per restare nella metafora meteorologica: poteva andare peggio, poteva piovere.