Così è se mi pare… - Comunque vada non sarà un successo, il minimo comun denominatore tra l’ultima fase dellavalliana e l’attuale era a stelle e strisce

Comunque vada non sarà un successo. Lo sostengo oggi, quando ancora c’è una flebile possibilità che la Fiorentina possa conquistare per la quarta volta consecutiva l’accesso alla Conference League (una vera iattura dal mio punto di vista).
Non sarà un successo
Nel bilancio della stagione, tuttavia, coppetta o non coppetta, non fa molta differenza. Non sarà un successo perché della tanto sbandierata ambizione non si è vista traccia. Certo, nessuno in Fiorentina, dal presidente in giù, ha mai specificato a cosa si ambisse realmente. Tranne indicare un miglioramento rispetto alla stagione precedente.
Il miglioramento, però, non lo si aggancia ai punti in classifica, ai gol segnati o ai calci d’angolo ottenuti. Conta la posizione in classifica. Ma anche questo parametro non può essere fine a se stesso. Ha un valore se coincide con un traguardo: scudetto, qualificazione in Champions, in Europa League, perfino, ahimè, in Conference. Come la Fiorentina ha fatto negli ultimi tre anni.
Quindi se i viola battessero l’Udinese e la Lazio capitolasse in casa col Lecce (e sospetterei una scelta proprio per evitare di partecipare alla coppa di terza categoria), al massimo otterrebbero lo stesso risultato della stagione scorsa in campionato. Peggiori, invece, i percorsi in Coppa Italia e Conference League.
Finalmente la tifoseria, anestetizzata in questi anni da un profluvio di promesse (mancate), sviata dall’indicazione di (falsi) nemici all’orizzonte, abbindolata da fantasiosi mancati incassi rispetto alla concorrenza (dallo stadio, al bacino d’utenza), sta mostrando una reazione, seppur timida.
L'ultimo Della Valle e Commisso
Tra l’ultima fase dellavalliana e l’attuale era a stelle e strisce c’è un minimo comun denominatore: il malcelato tentativo di convincere i tifosi della Fiorentina che “questa è la nostra dimensione”. La mediocrità come stella polare. Il vivacchiare modello di vita. L’impossibilità di essere vincenti, colpa di un destino cinico e baro. E chi non si fa abbindolare da queste sirene è uno che non vuole bene alla Fiorentina. Tra intelligenza artificiale e dabbenaggine naturale, purtroppo anche a Firenze, il popolo dei creduloni è sempre più ampio.