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In un momento come questo che vede la Fiorentina mestamente ultima in classifica dopo sette giornate, viene difficile addossare la colpa a un unico responsabile o a un solo motivo: tuttavia, non è assurdo pensare di poter tracciare una linea su cosa c'è che chiaramente non sta funzionando in casa Viola, a partire proprio dalle retrovie.

Un reparto trascurato

Anche se dovrebbero farlo santo per quanto ha fatto vedere in questo anno e poco più tra i pali della Fiorentina, De Gea (come nessun altro, d'altronde) non è infallibile. Tuttavia, avere una difesa davanti che fa acqua da un po' tutte le parti non aiuta. Questa sterilità difensiva fa riflettere su come, nonostante i famosi 92 milioni spesi sul mercato estivo di quest'anno, non ne siano stati spesi per rafforzare la retroguardia - a meno che Viti non venga riscattato a fine stagione per 5 milioni -, un reparto che invece ne avrebbe avuto bisogno eccome.

Un pedigree umile

Pongracic è stato preso dal Lecce, Pablo Marì dal Monza, Viti ha giocato in Serie A solo con Empoli e Sassuolo, e Ranieri prima di entrare in pianta stabile nelle rotazioni viola ha racimolato esperienza nella massima serie solo con la Salernitana, chiudendo 17simo. Un ‘pedigree’ non allettante che ha restituito una difesa inesperta e che non dà affatto sicurezze. Se poi ci si aggiunge che Comuzzo è uscito completamente dal radar di Pioli, il quadro dipinto è tutt'altro che rassicurante. E infatti solo il Torino ha subito più gol della Fiorentina, anche se ha ben cinque punti in più.

Il dato particolare

Andando più nel dettaglio, c'è un dato in particolare che evidenzia questa inefficacia difensiva: nonostante la Fiorentina sia ottava in campionato per tackle tentati, è appena tredicesima per tackle riusciti; in media, i viola vincono il 62% dei contrasti provati, dato tra i più bassi della Serie A. Ma soprattutto, c'è un paradosso enorme: nonostante la Fiorentina fatichi a creare qualsiasi straccio di trama calcistica, la sua difesa è la seconda in campionato per minor numero di spazzate, solo dietro al Napoli. L'idea è quella di costruire dal basso, certo, ma la sterilità del centrocampo e l'inabilità di far arrivare palloni in attacco vanificano tutto quanto. Interpreti sbagliati o un modulo che non li aiuta?


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