Milan Badelj ha abbinato alti e bassi, sprazzi di geometrie a ritmi sotto tono. La squadra dipende dal suo gioco, dal suo cervello. E quando i giri del suo motore si abbassano, anche gli ingranaggi della Fiorentina rallentano. Pensare che fu così anche nel 2014, quando passò da Amburgo a Firenze per 5 milioni. Girone d’andata tutt’altro che convincente, girone di ritorno chiuso in crescendo e con sensazioni più che positive che poi accompagneranno la sua avventura in viola fino al giugno del 2018. Aveva bisogno di tempo, Badelj. E probabilmente avrà bisogno di tempo anche adesso: la parentesi con la Lazio non lo ha soddisfatto e per riconquistare i tifosi viola ci vogliono prestazioni all’altezza. Montella non ha mai rinunciato alla regia di Badelj: l’ha sempre schierato titolare, in qualsiasi gara, condizione fisica, modulo. A riportarlo è La Repubblica.

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