Felipe: "Impressionato da Dodô: prestazione clamorosa contro il Milan. Quando sta bene, Amrabat è un 'cagnaccio'. L'eliminazione contro il Bayern Monaco fa ancora male"

L'ex calciatore, tra le altre, di Fiorentina e Udinese Felipe Dal Bello è intervenuto a Radio Bruno Toscana per analizzare il momento della squadra viola, a cominciare da Milenkovic: "Lui è un giocatore talmente tanto esperto e forte che gli bastano una o due partite per rientrare a pieno regime. In generale, nella fase difensiva, la Fiorentina è messa bene: c’è un’identità ben precisa".
E aggiunge: "Per fare un certo tipo di gioco, come richiede Italiano, occorre fare molta pressione sulla palla. Quando hai difensori così fisici e così bravi sulla lettura, il compito diventa più facile quando tutta la squadra contribuisce. Non è soltanto la difesa a fare la fase di non possesso. In primis ho visto la grande crescita di Cabral".
Su Mandragora: "Non si nota tanto, ma è un calciatore estremamente importante per la Fiorentina. Emerge quando un compagno ha bisogno di lui. Amrabat, quando sta bene, è devastante: agisce come un ‘cagnaccio’, ma in senso positivo. Dodô? Sapevo già fosse forte, mi ha impressionato la crescita nelle ultime settimane. Contro il Milan andava a duemila anche al novantesimo minuto, una prestazione clamorosa. Igor? Era più avvantaggiato rispetto al terzino. Anche lui è un giocatore molto forte, per lui sono contento".
Sulla gara contro il Sivasspor: "Spero che la Fiorentina vada avanti in Europa. Ricordi della Champions League? Fa ancora male quel doppio confronto contro il Bayern Monaco: ricordo bene la mia foto a terra dopo l’eliminazione".