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A gianlucadimarzio.com ha parlato l'ex attaccante viola Enrico Fantini. Tanti i ricordi dell'ex Fiorentina che nella lunga intervista ha ricordato il suo passato a Firenze. Queste alcune parti delle sue dichiarazioni.

Sul suo arrivo a Firenze ha detto: "Ero al Venezia ma i Della Valle a gennaio rivoluzionarono la squadra cambiando più di 10 giocatori. Era l'occasione della mia vita: un grande club dove si respirava il vero calcio. La presidenza fece capire a tutti, sia tifosi sia giocatori, che l'unico obiettivo era vincere".

Su Mondonico: "Con lui avevo un grande rapporto, c’era stima reciproca. È uno di quegli allenatori che poteva avere dei limiti durante la settimana, ma nei 90 minuti della domenica non sbagliava niente. Io mi adattavo, avrei fatto anche il terzino".

Sullo spareggio per la Serie A contro il Perugia: "All'inizio non c'era molta speranza. Riganò si fece male e Vryzas era agli Europei con la Grecia. Rimasi l’unico attaccante a disposizione, e giocai da prima punta. Penso di aver fatto la partita della vita. Il minimo passaggio, stop, controllo o movimento mi veniva perfetto. Anche al ritorno ero di nuovo da solo in attacco, ma avevamo due risultati su tre. Feci gol di testa all'inizio del secondo tempo, ma dopo 10 minuti circa fui espulso per doppia ammonizione. Ero preso dalla foga di raggiungere l'obiettivo della mia vita".

Su Della Valle: "Diego Della Valle stava sempre nello spogliatoio, già da gennaio. Ci diceva di stare tranquilli e che saremmo andati in Serie A. Era sempre sicuro di sé, e trasmetteva tutto questo alla squadra. Sapevamo che, avendo alle spalle una grande società, dovevamo soltanto pensare a giocare”.

 


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