Cois: "Avrei puntato su Vanoli già da giugno, adesso dovrà lavorare sul carattere della Fiorentina. Il centrocampo viola è troppo spesso in difficoltà"
Sandro Cois, ex giocatore anche della Fiorentina, ha parlato al Pentasport di Radio Bruno sull'impatto che Vanoli - suo ex compagno di squadra - dovrà avere sui suoi ragazzi.
Sul lavoro di Vanoli
“Il centrocampo è la parte fondamentale della squadra, quello attuale della Fiorentina è in difficoltà, ma conosco bene Vanoli e sono fiducioso che i ragazzi possano migliorare in entrambe le fasi. Tante volte li vedo spaesati a centrocampo, anche giocatori tecnicamente bravi, ma carenti nell'atteggiamento mentale. Vanoli dovrà essere bravo a lavorare su quello: ricordo che era l'unico a tenere testa a Conte, quando lo allenava. A livello caratteriale la Fiorentina non poteva scegliere meglio, anzi, per me dovevano partire da subito con Vanoli e non con Pioli: è giovane, ha tanta voglia di allenare, credo molto in lui".
Sulla paura della Serie B
“Non c'è paragone con la stagione della retrocessione in Serie B del 2001, sapevamo che la società stava fallendo e c'erano una serie di problemi che entrarono anche nello spogliatoio. Fu un anno terribile, non c'entra nulla con la Fiorentina attuale: niente paura, mancano tantissime partite, appena la Fiorentina vince la prima partita poi le altre verranno da sole”
Sui ricordi di Firenze
“Ho avuto la fortuna di giocare con grandi giocatori già da Torino, vincendo una Coppa Italia e perdendo una Coppa Uefa in finale. Poi a maggio mi chiamò Ranieri e mi disse ‘ti voglio alla Fiorentina’, gli dissi che sarei venuto solo se avessi giocato a centrocampo, ruolo che sentivo mio, e così è stato. Sono orgoglioso dei miei otto anni alla Fiorentina e di aver riportato la Champions League a Firenze”.
