Ferrara: "Berardi ex obiettivo dai tempi delle guerre puniche ma non si può fare calcoli su questo. Tutto nelle mani viola (o arancioni)"
Nel suo pezzo per la rubrica Rock & Gol su La Nazione, Benedetto Ferrara commenta quello che dovrà essere lo spirito di oggi a Reggio Emilia, contro il Sassuolo del mancato ex Berardi:
“Da qui all’inizio del 2026 mancano poche settimane. Eppure è l’adesso che conta. E’ quello che serve, al resto ci penserà il buon Goretti, di cui vogliamo fidarci. E’ per questo che la trasferta a Reggio Emilia tiene tutti i cuori affogati in una strana ansia inimmaginabile solo qualche mese fa. Il Sassuolo ha dalla sua l’assenza di pressioni e una definita organizzazione di gioco. La Fiorentina, invece, avrà più di tremila sostenitori al seguito e uno stadio nemico si fa per dire, tanto che c’è da pensare che saranno i cori del popolo viola quelli che faranno alzare il volume della colonna sonora della sfida.
Anche l’assenza di Berardi (ex obiettivo dai tempi delle guerre puniche) gioca dalla parte di Vanoli. Ma mai fare calcoli del genere, anche perché sappiamo bene che la Fiorentina ha il futuro nelle sue mani e solo in quelle. E’ la famosa scintilla che dovrà scoccare nel cuore, nella testa e nelle gambe dei giocatori in viola (o in rosso, in arancione, in bianco o in azzurro fate voi, visto che la Fiorentina ha più maglie che punti in classifica)”.



