Nono in Serie A per tiri effettuati (46 in totale) e secondo per legni colpiti (3). Numeri significativi per Dusan Vlahovic, che ben descrivono la sua crescita ma al contempo lo aiutano a tenere i piedi per terra.

Perché se da una parte l'attaccante della Fiorentina ha imparato a stare di più nel vivo gioco rendendosi pericoloso praticamente in tutte le partite, dall'altra deve migliorare su alcuni aspetti.

Per esempio nell'uso del piede destro, con il quale non gli si chiede di mettere la palla all'incrocio da fuori area ma quantomeno di calciare in porta davanti al portiere. Oppure nella freddezza sotto porta, che a volte gli manca come dimostrato con Crotone e Torino.

Ma se si considera la giovane età, si fa presto a capire che tali dettagli verranno corretti col tempo e probabilmente prima di quanto si pensi. Vlahovic ha infatti dimostrato di poter crescere in fretta, a patto che gli venga data fiducia. Esattamente come ha fatto Prandelli che adesso si gode, insieme ai tifosi della Fiorentina, un attaccante dallo straordinario avvenire.


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