Il ds ha parlato: oggi Daniele Pradè ha preso la parola, a margine della conferenza per il rinnovo di Sottil, confermando di fatto quello che è il diktat del mercato viola: vietato strapagare i giocatori e soprattutto, vietato comprare tanto per comprare. Il che non significa che la Fiorentina non farà niente ma che attenderà a questo punto la fase finale della sessione, quando i prezzi diventeranno più ragionevoli. I casi di Alfred Duncan e di Rolando Mandragora: per loro Sassuolo e Udinese vorrebbero 20 e 30 milioni di euro circa, cifre decisamente fuori logica e a cui la società viola non si piegherà per profili del genere.

Pradè ha colto però anche l'occasione per fare il mea culpa sul caso Pedro, un'ammissione tutt'altro che scontata ma che non cancella l'errore di valutazione della scorsa estate: il brasiliano ha firmato oggi il suo contratto con il Flamengo, dove resterà in prestito (oneroso ad 1 milione di euro) per un anno, con diritto di riscatto per i carioca a 10 milioni. La Fiorentina quindi riprenderà più o meno la cifra versata alla Fluminense ad agosto, con la possibilità poi di riacquistare l'attaccante con un controriscatto.

Infine due casi scottanti che riguardano la Primavera ma in fin dei conti anche la prima squadra: quelli di Tofol Montiel e Bobby Duncan. Per il primo il problema è unicamente trovare la squadra giusta per mandarlo a giocare in prestito, dato non semplice vista la particolare struttura fisica dello spagnolo, classe 2000. Per l'inglese invece la questione è diversa e più complessa ma riguarda anche l'atteggiamento dell'inglese, che in Primavera non vuole più stare e che la Fiorentina vorrebbe mandare in prestito. Il classe 2001 però ha già giocato con due club in questa stagione e la società viola è in attesa di capire dalla Uefa se il passaggio ad un terzo club (i primi due sono vivai) sarà consentito.


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