Al contrario di Ranieri e di Sottil, che hanno giocato meno di quanto ci si aspettasse, la stagione di Venuti è stata assolutamente secondo le aspettative sia per minuti disputati e sia per le qualità dimostrate.

Le esperienze del classe 1995 sono state si importanti e da titolarissimo (le promozioni con Lecce e Benevento, la discreta annata a Brescia) ma certamente non tali da garantirgli più partite di quelle che ha realmente giocato con la Fiorentina.

Inoltre, l’investimento su Lirola e il buon campionato di Dalbert non lo hanno certo facilitato nel mettere in difficoltà prima Montella e poi Iachini.

Nonostante tutto, il nativo di Montevarchi cresciuto nella Primavera viola, ha firmato il prolungamento di contratto fino al 2024: segno di stima e di riconoscenza (ma anche di una ipotetica cautela economica) della dirigenza gigliata che non ha potuto che far enormemente felice un cuore viola come il suo.

Il futuro è dalla parte di Lollo e, detto con grande chiarezza, l’abbondanza di terzini non può che far bene alla Fiorentina.


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